Il segretario generale della cgil, dopo aver rimediato una brutta figura sulla storia dell'Alitalia, costretto a firmare il contratto già sottoscritto dalla CISL, UIL, e UGL, si appresta a far scendere in piazza i professori per protestare contro la riforma della scuola varata dal Ministro Gelmini. Le proteste di cui vuole farsi interprete la CGIL di Epifani dipingono la scuola del ministro Gelmini come una scuola "fascista". E' quello che si è detto della riforma Gentile, il filosofo, ministro di Mussolini, che nel 1924 varò la prima grande riforma della scuola italiana che di questa è stata pilastro per oltre mezzo secolo. Ebbene, la riforma Gentile non era poi tant male e, sopratutto non era per nulla "fascista": a dirlo è un antifascista vero, non presunto, Luciano Canfora, inellettuale, insigne grecista e latinista per il quale la riforma Gentile "è stata rivoluzionaria, uno svecchiamento del modello ottocentesco, che non ha nulla a che fare con il fascismo, che diventa regime solo dopo il delitto Matteotti" e che ricorda come anche Gramsci aveva espresso giudizi positivi sulla riforma che reca il nome del Ministro Giovanni Gentile, proditoriamente assassinato dagli antifascisti a Firenze nel 1944, quando ormai non ricopriva alcuna carica pubbica. Non è che le proteste nascondono interessi e difendono privilegi e la CGIL, a sua vola, usa le proteste di chi difende interessi e privilegi per strumentalizzarle coontro il governo?