Il governo ha posto la fiducia sul decreto legge di riforma della scuola del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha spiegato: "I tempi sono stretti e con l’ostruzionismo da parte dell’opposizione i presupposti di urgenza per mettere la fiducia alla Camera ci sono tutti.
Inoltre e’ urgente rispondere al bullismo, e’ urgente introdurre il voto in condotta, e’ urgente semplificare il sistema con i voti ed e’ urgente il ritorno dell’educazione civica".
Ti proponiamo una scheda riassuntiva dei punti salienti della riforma.
E’ stato ripristinato il voto in condotta, che torna a fare media con i voti nelle materie scolastiche. Gli studenti saranno valutati non solo in base ai risultati conseguiti nelle singole discipline, ma anche in riferimento ai comportamenti che avranno tenuto in classe e a scuola. Nei casi di grave insufficienza nella condotta l’alunno non sarà ammesso all’anno successivo. Questa è una risposta non solo al moltiplicarsi dei fenomeni di bullismo ma soprattutto il segnale che la scuola intende recuperare la propria dimensione di ambito educativo di ogni singolo studente.
Educazione civica
Il ritorno allo studio dell’educazione civica, ovviamente adeguata ai tempi, è un altro segno dell’intenzione di ridare alla scuola la sua funzione educativa. Conoscere i principi costituzionali è utile per gli studenti italiani e per meglio integrare gli studenti stranieri e le loro famiglie, ricevere un’educazione stradale, ambientale, alla salute, consentirà a ogni studente di diventare più consapevole delle proprie responsabilità.
Tornano i voti in pagella
Per dare maggiore e immediata chiarezza alla valutazione degli alunni, ci sarà un ritorno ai voti in pagella. I voti saranno affiancati dai giudizi, che saranno utilizzati per spiegare e motivare il voto. In questo modo genitori e studenti avranno una migliore percezione del grado di preparazione raggiunto.
Torna il maestro unico
Dal 2009 ritorna il maestro unico dalla prima elementare, per dare un solo punto di riferimento ai bambini e valorizzare il ruolo dell’insegnante.
Libri di testo validi per cinque anni
Per aiutare le famiglie ad arginare il caro libri, il contenuto dei libri di testo adottati dalle scuole resterà invariato per cinque anni.