Il Senato ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge.
“La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell’educazione”. Così il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, commenta il ‘sì’ del Senato alla sua riforma della scuola, sottolineando poi che “provvedimenti come il voto in condotta contro il bullismo, l’introduzione dell’educazione civica, dei voti al posto dei giudizi, il contenimento del costo dei libri per le famiglie e l’introduzione del maestro unico sono condivisi dalla gran parte degli italiani”.
Dal ritorno del maestro unico alla scure del cinque in condotta. Sono alcuni dei punti caratterizzanti del decreto legge Gelmini che contiene anche provvedimenti per i precari e per mettere un freno alle riedizioni dei libri di testo scolastici.
Maestro unico: con il decreto si reintroduce la figura del maestro unico alle elementari a partire dal 2009/2010, anno durante il quale saranno coinvolte solo le classi prime. Il maestro unico avrà un orario base di 24 ore settimanali (senza tempo pieno). Le ore aggiuntive saranno pagate, per il momento, con i fondi di istituto, in attesa che si metta a punto l’apposita “sequenza contrattuale” e che siano stanziati i fondi statali.
Voto in condotta e voti decimali: alle medie e alle superiori torna il voto in condotta che farà media. Con il 5 si è bocciati. Per quanto riguarda il rendimento scolastico, alle medie e alle elementari vengono ripristinati i voti decimali. Alle superiori chi ha una insufficienza non viene ammesso all’anno successivo. Alle elementari serve l’unanimità dei docenti per stroncare un alunno. Alle medie basta una decisione di maggioranza del collegio dei professori. Sempre alle medie il voto decimale viene reintrodotto anche all’esame finale e qui è accompagnato con il certificato delle competenze raggiunte dall’alunno.
Educazione alla costituzione: viene introdotta in tutti gli ordini di scuola e da subito la nuova materia “Cittadinanza e costituzione” che sostituisce la vecchia educazione civica. Un emendamento della Lega ha introdotto anche lo studio degli Statuti regionali delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.
Edilizia scolastica: vengono poi prorogate alcune risorse precedentemente stanziate e destinate al finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e la costruzione di impianti sportivi e palestre. Si rastrellano anche risorse dalle Infrastrutture: il 5% dei soldi stanziati per il finanziamento del programma dei progetti strategici. Prevista la revoca di alcuni appalti non partiti in altri settori. Sarà nominato un soggetto “attuatore” (d’intesa con la Protezione civile e la Conferenza unificata) che dovrà garantire la messa in sicurezza, da subito, di almeno 100 scuole a rischio sismico.
Libri di testo: i docenti dovranno adottare i libri di quegli editori che si impegnano a non cambiare le edizioni per cinque anni alle elementari e per sei alle medie e alle superiori. Sarà il preside a vigilare sul rispetto di questa norma.
Precari e graduatorie: è prevista l’introduzione in graduatoria degli iscritti al IX Ciclo della Siss (le scuole di specializzazione per insegnare alle superiori) in base al punteggio maturato e non in coda. Per l’assunzione dei docenti le graduatorie delle elementari saranno su base provinciale, non nazionale.