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 LA PSEUDO DESTRA E IL PD:OVVERO L'ABBRACCIO MORTALE Data: 01/11/2008
Appertiene alla sezione: [ Notizie dal comune ]
Succedono cose molto strane (o illuminanti) nella politica locale. Il Pd di Toritto qualche giorno fa ha messo in risalto sul proprio sito internet la notizia della nascita di un'associazione di pseudo destra dal nome Alleanza per Toritto. Un'associazione formata da pseudo ex esponenti di Alleanza nazionale che, al contrario di quanto accade ovunque, decidono di non aderire al Popolo della Libertà. La nota prosegue cedendo a quella cronica tendenza della sinistra a ritagliarsi gli avversari su misura; infatti il suo oscuro estensore dà giudizi ovviamente di parte e non richiesti sulla confluenza di Alleanza nazionale e Forza Italia nel PdL e sulle scelte che il centrodestra si appresta a compiere relativamente alle comunali della prossima primavera. L'apoteosi si raggiunge quando il Partito democratico definisce Alleanza per Toritto la “parte più responsabile del centrodestra locale” che non avendo aderito al Popolo della Libertà “ha compiuto un atto di coraggio, di riscatto della propria dignità”. Seguono gli auguri di “un futuro prospero di risultati positivi” e nientemeno che la pubblicazione del primo comunicato dell'associazione.
Funziona così quindi: il Partito democratico che, nonostante le continue crisi di identità e le abiure più o meno convinte, è un partito di sinistra, plaude alla nascita di un'associazione di destra, le augura risultati positivi e ne riporta il primo comunicato ufficiale. La cosa sarebbe davvero molto strana se non ci trovassimo in realtà davanti alle prime grandi manovre per un'alleanza all'apparenza improbabile. Se da una parte il Pd sostiene che “si apre una fase nuova nella quale diventa possibile lavorare alla creazione di un ampio schieramento politico alternativo al Popolo della Libertà”, dall'altra, Alleanza per Toritto si dice pronta “al dialogo con chiunque condivida gli obiettivi di rinnovamento, con chiunque creda nello sviluppo, con chiunque rifiuti ogni forzatura ed imposizione”. L'obiettivo vero e comune, al là delle parole altisonanti, è in realtà uno, sempre lo stesso e risponde al nome di Pietro Gagliardi definito, ad occhio e croce, come l'origine di tutti i mali del mondo, “responsabile del decadimento della politica torittese degli ultimi vent'anni”, nonostante non sia più sindaco da quindici, a capo di un movimento che, quando non è descritto come la sagoma di due simboli di partito, finisce per essere composto da smidollati senza dignità. La gente vera, quella buona sta sempre da un'altra parte.
A coloro che si dicono di destra verrebbe da chiedere se sono davvero convinti che il popolo di Alleanza nazionale, che essi presuntuosamente pretendono di rappresentare, starà con chi rifiuta la naturale confluenza nel PdL per entrare in un'alleanza che potrebbe arrivare fino alla sinistra estrema. Verrebbe da chiedere se sono davvero convinti che “il seme della svolta” possa essere gettato con Geronimo e compagni, responsabili dell'inconcludenza di questi ultimi dieci anni. Verrebbe da chiedere se è più personalistico esercitare una leadership condivisa oppure far valere sempre e comunque la propria ottusa e interessata intransigenza. Già, cose del genere verrebbe da chiedere se la sedicente destra di Alleanza per Toritto fosse mai stata davvero alternativa alla sinistra di Geronimo. In questi anni le energie di questo esiguo grupposcolo 8ove mai esista davvero) sono state profuse molto più nell'attacco di quelli che sarebbero dovuti essere i propri alleati, che non nei confronti dell'amministrazione di centrosinistra con cui troppo spesso è sembrato connivente. Oggi che la stagione delle divisioni nel centro destra torittese è fortunatamente alle spalle, oggi che tutto il centrodestra torittese ha nel Popolo della Libertà una casa comune, questo gruppo trova invece del tutto normale allearsi con quella sinistra che non ha mai considerato avversaria. Un'operazione che, non fosse altro, ha il merito della chiarezza.
In questo deserto morale rappresentanto da gente senza fede e senza ideali, il Popolo della Libertà va avanti coerentemente nella propria azione politica che, con buona pace del Pd o della neonata Alleanza per Toritto, si avvale di un movimento vasto, vivo e reale e si riconosce in una leadership forte considerata non solo una risorsa ma anche un indubbio vantaggio.
Luciano Lomangino

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