40 anni fa, il 15 aprile del 1967, moriva il grande, indimenticato Totò, il "principe" della risata che principe lo era per davvero, per nascita, sebbene il padre lo riconobbe solo dopo molti anni. Infatti, l'infanzia di Totò fu particolarmente infelice, vissuta tra i vicoli napoletani intorno a Spaccanapoli, dove si viveva gli uni sugli altri, nella miseria più nera. Totò fu prima di tutto un grande, un grandissimo uomo di teatro, dove iniziò a sgambettare da ragazzo e il teatro rimase per tutta la vita il grande amore e la grande passione cui dedicò ogni attenzione. Ma fu il cinema che lo consacrò all'attenzione del grande pubblico. Totò ha girato un centinaio di film, molti bruttissimi, tanti confezionati in pochi giorni, spesso senza un copione vero e proprio e comunque spesso adattato dalla straordinaria versatilità di Totò che sulla scena inventava battute che lo sceneggiatore mai avrebbe inventato. Il suo "siamo uomini o caporali?" fa ormai parte del linguaggio comune e comunque anche i più brutti dei suoi film continuano ancor oggi a far ridere e sorridere grandi e piccini, uomini e donne, ricchi e poveri e alcuni costituiscono vere e proprie opere della cinematografia, e non vi è giorno, ancor oggi, a distanza di 40 anni dalla morte, che una qualche emittente televisiva non ne proietti uno, da Miseria e Nobiltà al Turco Napoletano, passando per Malafemmina (delle cui parole Totò è l'autore, come è autore di tantissime poesie dedicate all'amore e alla sua Napoli, oltre alla celeberrima "La livella") con l'incomparabile scena dello "sbarco" a Milano, insieme a Peppino De Filippo, che gli faceva da spalla. Eppure Totò in privato era malinconico e riservato, quanto era allegro e divertente sulla scena. Lo ha ricordato pochi giorni fa in una intervista concessa interrompendo un lungo silenzio, Isa Barzizza, la splendida ragazza, allora giovanissima, che fu sua compagna di lavoro in tanti film, tra cui proprio il Turco Napoletano. Isa Barzizza ne ha ricordato con struggente malinconia il carattere buono e la grande generosità, che fu un suo particolare tratto caratteriale. Ha detto la signora Barzizza, oggi affascinante signora, che anche fra cento , duecento anni, i film di Totò continueranno a far sorridere gli uomini. Lo pensiamo anche noi. Grazie Totò.