''E' come se io e Letta fossimo stati in una stazione ferroviaria piena di gente. C'era un demagogo, che era il capotreno, li' fermo. Si rivolgeva alla folla che aspettava di salire dicendo: 'salite tutti che vi portero' in America, di qui, di la'. Diventerete ricchi'. E io e Letta a spiegare invece che non bisognava salire su quel treno, che bisognava stare giu', che chissa' dove saremmo andati a finire, magari in un burrone. ''State giu', non salite, non dategli retta, cosi' il treno non parte. Se state giu' tutti lui da solo non parte''. Questo lo stato d'animo di Fedele Confalonieri, interprete dell'anima degli aziendalisti Fininvest, contrari all'impegno in politica di Berlusconi, in quel 1994, con a fianco Gianni Letta, secondo la testimonianza riportata nel libro di Ezio Cartotto ''Operazione Botticelli: Berlusconi e la terza marcia su Roma'', (Sapere 2000 edizioni), in distribuzione in questi giorni nelle librerie. Continua la testimonianza: ''Ma ad un certo punto il capotreno perde la pazienza e dice: 'Adesso fischio tre volte e poi il treno parte, chi c'e' c'e''. Fischia tre volte, io mi guardo in giro, tutti salgono sul treno. Cerco Letta per piangere uno sulla spalla dell'altro ma lo vedo a fianco del capotreno mentre se ne va''. La nascita di Forza Italia ed il suo sviluppo continuano ad essere un oggetto ed un processo in larga misura misteriosi. A gettare per la prima volta luce sul momento del passaggio in politica dell'imprenditore televisivo Silvio Berlusconi e' il libro di Ezio Cartotto, protagonista, insieme a Dell'Utri, dei mesi che precedettero il famoso annuncio della ''discesa in campo''.