"Oh mia Patria sì bella e perduta". Con le note del 'Va pensiero' di Giuseppe Verdi la comunità Giuliano-Dalmata di Roma ha dato il benvenuto al sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. "Dopo tanti anni di colpevole silenzio sulle foibe per il diktat del Partito comunista, è stato finalmente istituito la Giornata del ricordo del 10 febbraio. E' nostro dovere - ha dichiarato dal palco il sindaco Alemanno - dare una spallata alla logica del silenzio sulle verità atroci del '900". Per Alemanno ricordare la tragedia dei circa 350mila italiani che dovettero lasciare l'Istria, Fiume e la Dalmazia è un "dovere per costruire una memoria condivisa".
"Per questo accanto al viaggio ad Auschwitz per ricordare la Shoah, mi recherò il 10 febbraio nei luoghi della tragedia istriana con gli studenti romani per trasmettere la verità e rompere il muro della censura e delle omissioni", ha annunciato Alemanno.
"La memoria e la storia degli italiani istriani, giuliani e dalmati - conclude il sindaco - è un patrimonio di tutta la nazione".