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 DA SAVIANO ALLA BRUNI Data: 11/11/2008
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Nei giorni scorsi era stato Saviano, scrittore anticamorra, a sorprenderci e ammutolirci con quella sua uscita circa la volontà di andarsene a vivere lontano dall'Italia perchè stanco di vivere "blindato" a causa delle minacce della camorra. E che devono dire i napoletani, scrivemmo allora, che contrariamente a Saviano sono costretti a vivere ogni giorno tra minacce, sopraffazioni, prepotenze, scorrerie e non possono andarsene neppure a fare una gita fuori città perchè non hanno i mezzi per farlo? Per il momento Saviano è rimasto, non perchè abbia acoltato il nostro appello, ma perchè, pensiamo, in fondo il suo era stato uno sfogo, maldestro, ma solo uno sfogo, perchè deve aver capito che la gente il coraggio deve averlo per rimanere a Napoli, non per andarsene, e, sopratutto, chi ha avuto coraggio a denunciare il malaffare, deve rimanere lì dove il malaffare prospera per essere coscienza critica e baluardo contro di esso. Superato il caso Saviano, però, eccoci dinanzi ad un nuovo problema di coscienza. Madame Sarkozy, in arte Carla Bruni, ieri, ormai, ha avuto gli onori delle cronache giornalistiche per esser entrata a gamba tesa nel caso "Berlusconi-Obama" dichiarando che difronte alla "battutaccia" di Berlusconi sull'abbronzatura di Obama, si è detta "fiera di non essere più italiana". La signora, come si suol dire, l'ha fatta fuori del cesso. A parte che se se avesse atteso qualche ora avrebbe appreso ciò che ora gira sulla rete e cioè che il primo ad ironizzare sulla abbronzatura di Obama non è stato Berlusconi, bensì un guru della sinistra giornalistica radical chic internazionale, cioè il giornalista di Repubblica Vittorio Zuccocni in una corrispondenza dall'America del 30 ottobre 2008, cioè 4 giorni prima del voto. Neppure quella di Zucconi era un richiamo offensivo alla pelle di Obama perchè proprio come Berlusconi ha solo "giocato" sul termine con una battuta che non era nè cattiva, nè stupida. Come invece lo è stata quella della signora Sarkozy, in arte Carla Bruni. La signora che si scandalizza e si dice fiera di non essere più italiana, è la stessa che spogliandosi nuda per i giornali di mezzo mondo ha guadagnato fior di quattrini, ed è la stessa signora che grazie a Dio non si è fatta sfuggire ogni sorta di "divertimento", diciamo così, prima di finire nel letto del presidente francese che era ancora sposato, facendogli affettuosa compagnia nei letti internazionali e suscitando, invero solo per la forma, non poche chiacchiere che hanno alinmetnato il gossip internazionale. E senza dimenticare che la signora Bruni porta il suo cognome senza che sia il suo, essendo diventanto di dominio pubblico che del signor Bruni ella porta solo il nome, visto che il padre vero è un signore che di passaggio nel letto della mamma della signora Bruni, contribuì, diciamo così, a realizzare quel che poi è diventata la signora Bruni in arte signora Sarkozy. Ecco, se proprio qualcuno deve vergognasrsi, siamo noi italiani per aver dato i natali a cotanto fenomeno il cui unico merito, pare, sia quello stesso della sua mamma. Per il resto, abbia la compiacenza di zittire in fatto di etica e di morale.

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