Fino a due settimane fa erano avversari politici, in una campagna elettorale piena di veleni, rabbia e rancori. Oggi il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama e il suo ex rivale nella corsa alla Casa Bianca John McCain sono alleati, pronti a lavorare insieme per il bene degli americani.
C'è un pizzico di etichetta nella photo op tutta sorrisi di questo pomeriggio a Chicago, il primo incontro tra Obama e il senatore repubblicano dell'Arizona dopo il voto del 4 novembre. Ma i due ex litiganti promettono davvero di "riparare l'America guasta" e inaugurare una nuova "stagione di riforme", quasi fossero sulla stessa pagina.
In verità il breve saluto ai giornalisti e alle telecamere arriva prima ancora del colloquio, che inizia subito dopo, a porte chiuse, alla presenza del capo di gabinetto di Obama, Rahm Emanuel, e del senatore repubblicano della Carolina del Sud Lindsey Graham. La sua presenza è un promemoria: McCain, persa la Casa Bianca, tornerà con lui al Senato e da lì offrirà il suo appoggio a Obama sui temi che i due hanno in comune, dalla messa al bando delle torture alla lotta all'effetto serra.