di Emilio Ranieri
Il ministro Brunetta dichiara che i fannulloni, “spesso stanno a sinistra”.
Proviamo a dividere i lavoratori in buoni e cattivi come si faceva a scuola quando la maestra non c’era.
I buoni, di fronte alla scelta se sposare la politica della tutela dei lavoratori attraverso il sindacato o invece la politica della produttività aziendale e dei conseguenti benefici ai lavoratori, si dividono. Alcuni sono per la prima opzione operando così una scelta in linea con i principi tipicamente di sinistra, altri per la seconda, in linea con i principi tipicamente di destra.
Cioè i buoni sono di destra e di sinistra.
Fin qui nulla di rilevante.
I cattivi, i fannulloni, quelli che nell’orario di lavoro amano la chiacchiera interminabile e le fughe. I salutisti che amano il fitness che viene meglio se praticato nell’orario di lavoro, quelli che amano i caffè lunghi e la spesa al mercato, che lasciano il cappotto appeso anche d’estate come segno di presenza, quelli che amano il manicure e la toilette in ufficio, quelli che amano le lunghe letture dei giornali, le chilometriche telefonate dal telefono di servizio o che adorano il suono delle parole “non mi spetta, non mi compete” e passano la vita lavorativa a cercare invano quale dovrebbe essere il proprio compito.
Questi signori hanno in qualche conto la produttività aziendale? Decisamente no. È quindi ovvio che scelgano, appoggino e sfruttino le azioni sindacali di tutela dei lavoratori, sono cioè più sindacalizzati, quindi, fuori da ogni ipocrisia, sono di sinistra.
Cioè i fannulloni sono tendenzialmente, naturalmente, logicamente di sinistra. Non è la sinistra costituita da soli fannulloni, ma per le sue politiche li attrae fatalmente tra le proprie file.
Se applicassimo lo stesso ragionamento alle scelte tra pubblico e privato, tra lavoratore e sindacalista e tra chissà quanti altri bivi della nostra vita, otterremmo risultati analoghi.
Anche qui nulla di nuovo né di rilevante.
Allora perché tutto questo squillare di trombe contro la dichiarazione di Brunetta?
Forse perché questa ha il potere dirompente delle scoperte scientifiche, la semplicità e la chiarezza delle formule più importanti; mi ricorda E = mc2.
Insomma, Brunetta come Einstein: un socialista.
Emilio Ranieri
Ingegnere libero professionista
Ex dipendente della Pubblica Amministrazione