Abbiamo fatto una cosa buona" senza toccare la finanziaria. Lo ha sottolineato con una punta d'orgoglio il premier Silvio Berlusconi presentando il pacchetto di misure anti crisi varato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene le misure per rafforzare il patrimonio delle banche, un bonus fiscale per famiglie e pensionati, la riduzione di 3 punti degli acconti di novembre Ires e Irpef e la proroga della detassazione dei premi di produzione.
"Mantenute tutte le promesse elettorali", dichiara soddisfatto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nonostante il governo "si sia trovato a gestire una pesante eredità". L’Italia mantiene "il target di un rapporto debito/pil del 100% entro il 2011. Non intendiamo - aggiunge il premier - usufruire dell’allentamento dei parametri di Maastricht" approvato in sede Ue". Attraverso il federalismo fiscale "daremo un grande colto all’evasione fiscale", puntualizza il presidente del Consiglio, che ricorda inoltre che l’imponibile evaso in Italia ammonta a circa 100 miliardi di euro. "Ci sarà - precisa il premier - un piano di investimenti da 80 miliardi". La prossima settimana il Cipe varerà investimenti per 16,6 miliardi di euro. "Abbiamo inventato un metodo - dice il Berlusconi - per velocizzare la realizzazione delle infrastrutture".
Tremonti: la crisi era prevista Il provvedimento approvato oggi avrà un effetto che va da oggi a due-tre anni. "È giusto che l’opposizione faccia l’opposizione - ha sottolineato polemicamente il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ma non è corretto affermare che nella finanziaria non si era prevista la crisi, è esattamente il contrario. Abbiamo presentato una manovra a luglio - ha aggiunto Tremonti - in modo anticipato, proprio perché avendo visto l’andamento dell’economia mondiale abbiamo avuto la capacità di capire la situazione ed abbiamo messo in sicurezza il punto più critico del paese e cioè il debito pubblico".
"Tra pubblico e privato - ha sottolineato il ministro dell'Economia - l'Italia è uno dei Paesi meno indebitati. Non esiste solo il debito pubblico, ci sono anche i debiti privati. Ed i debiti privati possono anche essere più pericolosi di quelli pubblici. Con questa crisi assistiamo alla trasformazione del debito privato in debito pubblico. L’Italia, consolidando tutto, è uno dei Paesi meno indebitati".
Dopo una gestazione durata circa due settimane prende corpo il decreto del governo per contrastare la grave crisi economica. Si compone di 36 articoli. Quattro i capitoli principali del provvedimento: sostegno alle famiglie, sostegno all’economia, ridisegno in funzione anticrisi del quadro strategico nazionale, protezione del capitale umano e domanda pubblica accelerata per grandi e piccole infrastrutture con priorità per l’edilizia scolastica, servizi pubblici. Chiude un quinto titolo con le disposizioni finanziarie.
Bonus alle famiglie "Ci sarà un bonus per le famiglie - spiega Tremonti - per un importo pari a due miliardi e 400 milioni di euro un bonus straordinario a partire da gennaio 2009. Il provvedimento riguarderà lavoratori, pensionati e non autosufficienti che in busta paga o nella pensione si troveranno una forma di detassazione".
Mutui prima casa Per i mutui prima casa in corso le rate variabili per il 2009 non possono superare il 4% e lo stato si farà carico dell’eventuale eccedenza. Per i nuovi mutui il tasso di base su cui si calcola lo spread sarà costituito dal tasso stabilito dalla Banca centrale europea.
Bonus straordinario Da 200 a mille euro per famiglie (comprese quelle con portatori di handicap), pensionati e lavoratori dipendenti disagiati. Per il 2009 il bonus sarà alimentato con un fondo di 2,4 miliardi. Si tratta di un bonus di 200 euro a componente del nucleo familiare con tetti differenziati a seconda dei redditi, fino a un massimo di 22mila euro. Esclusi dal beneficio i lavoratori autonomi, i titolari di partita iva e chi ha redditi fondiari superiori a 2.500 euro. La richiesta va presentata entro il 31 gennaio con autocertificazione mediante modulo dell’agenzia delle entrate e il beneficio sarà erogato da sostituti d’imposta e enti pensionistici.
Autostrade, tariffe ferme Nel primo semestre del 2009 resteranno ferme le tariffe autostradali. Entro giugno, inoltre, sarà approvato un dpcm che crei "le condizioni per accelerare i piani di investimento dell’intero comparto autostradale".
Elettricità e gas Dal 2009, prevede inoltre il testo, sarà tagliata del 15% la tariffa agevolata per le forniture di energia elettrica che sarà estesa anche alla fornitura di gas.
Imprese, Irap deducibile Deduzione dall’Ires della quota Irap che insiste sul costo del lavoro e degli interessi. Il pacchetto fiscale dedicato alle imprese contiene anche la riduzione dell’acconto di Ires e Irap del 3% per il periodo di imposta 2008. Inoltre, per il periodo 2009-2011, in via sperimentale, il pagamento dell’Iva avverrà al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo.
Studi di settore Il decreto legge introduce una deroga per gli studi di settore. "Prevediamo una revisione congiunturale degli studi di settore. Hanno funzionato fino a ora, ma il presupposto era che l’economia cresceva. Data la situazione eccezionale, per particolari settori, e sempre con una contrattazione con le categorie, si può pensare a un adattamento degli studi di settori alla congiuntura economica" spiega il ministro dell’Economia.