di Angela Sozio
Il modello Veltroni approda anche a Bari: il governo regionale pugliese di Nichi Vendola ha deciso di dar fondo ai fondi europei del Por 2000-2006 per l’organizzazione di tre notti bianche, dal 5 al 7 dicembre. Per tre giorni la Puglia diventa il più grande palcoscenico a cielo aperto del mondo, 80 spettacoli, il meglio del meglio degli artisti di strada e dei colossi del circo che finiscono col fondersi con le migliori compagnie teatrali locali. Il tutto con un costo di oltre sei milioni di euro. L’Assessore Regionale al Turismo, Massimo Ostilio, già si vende “La Night Parade” come “l'evento clou di una nuova politica dei flussi turistici nella Regione Puglia, con un ritorno pubblicitario in termini di marketing del territorio che va ben oltre quello delle notti bianche”, e, non contento, afferma – dati di uno studio di ricerca specializzato alla mano - che vi sarà su ogni euro speso un guadagno economico di 22 euro, a cui occorre aggiungere l’effetto-domino procurato dall’affezione di turisti e pellegrini che, guarda il caso, in occasione della celebrazione della festa di San Nicola prenderanno parte in massa alla manifestazione.
Eppure in questi giorni la stampa pugliese non celebra i fasti di una vittoria, e l’opposizione di centrodestra sembra avere più di un dubbio sul reale utilizzo dei fondi. Proprio ieri il coordinatore di Fi-Pdl della Puglia, Antonio Distaso, dissentendo a gran voce su uno sfarzo di tali proporzioni, ha annunciato una interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico, e si è lamentato del clamore che ormai da giorni sulla stampa locale si legge di questa iniziativa senza precedenti, e chiede che il governo fermi lo spreco di Vendola.
I dubbi non mancano. Il centrosinistra ha tentato di vendere il piano di spesa per le notti bianche come uno strumento per rilanciare l’economia della regione, per riproporre l’immagine turistica della Puglia, per riavviare proprio da Bari la ripresa del Mezzogiorno, un Mezzogiorno in crisi, fortemente carente di infrastrutture, di posti di lavoro, di strutture specializzate per l’assistenza ai malati, eppure, solo il 20% del jackpot è stato destinato alle compagnie teatrali regionali pugliesi, le prime che dovrebbero essere interessate da un evento di questo genere e dimensioni.
E’ un libro ormai letto, una storia ormai già raccontata: la notte bianca barese, la celebrazione in quegli stessi giorni della festa di San Nicola e la possibile contestata riapertura del Petruzzelli proprio il sei dicembre – con le 35.000 firme raccolte dai baresi e dal sindaco Michele Emiliano – ma tutto questo ha ben poco di simile ai regali natalizi e di certo Emiliano non è Babbo Natale. Dietro alle tre notti magiche di Vendola si nascondono obiettivi prettamente politici e l’unico valzer che i politici di centrosinistra hanno intenzione di ballare è quello delle poltrone. Le elezioni di primavera si avvicinano e i Dietro alle tre notti magiche di Vendola si nascondono obiettivi prettamente politici e l’unico valzer che i politici di centrosinistra hanno intenzione di ballare è quello delle poltrone. Le elezioni di primavera si avvicinano e i “debuttanti” della Notte bianca non mancheranno di cercare attraverso le luci del palcoscenico il loro personale consenso. Forse sarebbe bene che i baresi chiedessero per una volta consiglio ai romani, che sanno già, e bene, che fine ha fatto il “Modello Roma”.