In un´intervista che compare sul Foglio di venerdě 5 dicembre, il ministro della Giustizia Angelino Alfano commenta gli ultimi avvenimenti legati al caso De Magistris e allo scontro fra le procure di Catanzaro e Salerno. Alfano avverte che “per la responsabilita’ che la Costituzione mi assegna, non posso non ravvisare l´onta che finisce per coprire l´intero ordine giudiziario”. Spostandosi sul versante piu’ prettamente politico, Alfano “si augura che la ferma presa di posizione di Napolitano faccia aprire gli occhi al Pd e lo induca a votare con noi le riforme costituzionali. Il partito di Veltroni non ha altra strada: o accetta, con noi, il percorso delle riforme liberali o accetta di farsi scrivere il programma da Antonio Di Pietro. Non esiste altra via che quella di una buona riforma della giustizia per segnare un confine certo tra il Pd e il cosiddetto partito dei giudici. Mi abbaglia l´imbarazzato silenzio dell´Associazione nazionale dei magistrati. Forse stanno preparando una memoria integrativa all´Onu. Quella presentata a meta’ novembre contro Berlusconi e contro di me, forse non basta piu’”