Ieri il sindaco di Firenze, Dominici, presidente tra l'altro dell'ANCI, è partito da Firenze per andarsi ad incatenare dinanzi alla sede di Repubblica a Roma per protestare per articoli a suo dire diffamatori a proposito di indagini della Magistratura sull'amministraizone di Firenze per un presunto affare di un miliardo in cui sarebbe coivolto il gruppo Ligresti il cui nome non è nuovo negli affari della politica. Oggi Domenici che aveva avuto già da ieri l'attenzione dei mass media sulla sua protesta è stato invitato dalla Lucia Annunziata in studio a RAI 3 a spiegare le ragioni del suo gesto in TV; insieme a lui il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, anch'essa del PD, per via dell'evento luttuso e doloroso che si è verificato l'altro eri a Napoli dove un consgliere comunale si è tolta la vita perchè, già agli arresti domicilairi perchè indagato per le proteste di Pianura, correva voce in città che dovesse essere destinatario di altre contestazioni in arrivo da parte della Magistratura. Dominici e la Iervolino in TV hanno sparato a zero contro i mass media e la Magistratura che "delegittima" la politica, consegnandola alla diffamazione. Possiamo essere d'accordo con loro. Solo che è strano che Dominici e la Iervolino, della cui personale correttezza, sinora, non è dato di dubitare, si ricordino di protestare ora e non lo abbiano fatto nel passato. Nel passato, anche recente, altri sono stati oggetto delle azioni spesso forsennate di una magistratura talvolta politiciizzata con conseguenze gravissime per quelli che ne sono state vittime. Nè Dominici, nè la Iervolino, si sono sognati di protestare. Anzi, se un sindaco di centrodestra avesse fatto ciò che ha fatto Dominici ieri a Roma, per lo meno sarebbe stato sbeffeggiato e deriso da tutta la stampa e al più avrebbe avuto spazio nelle "brevi" di cronaca sia della carta stampata che della TV. A Dominici invece è andata meglio. Solo perchè di sinistra e la sinistra, si sa, è depositaria della morale comune, anzi dell'etica della politica. Invece non è così. Dalle Alpi alle Eolie, passando per tutta l'Italia, non si contano più gli amministratori locali del PD coinvolti in affari di ogni genere, protagonisti di indagini della polizia, dei carabinieri e della Magistratura. Solo che ora queste indagini appaiono almeno "persecutorie". E' sempre così, e la sinistra è maestra in ciò: quando le indagini sono rivolte a destra, bisogna rispettare la Magistratura e attendere l'esito delle indagini anche se ciò provoca lo sconquasso della vita degli uomini; quando invece le indagini sono rivolte a sinistra, sono vere e proprie azioni da guerriglia. La verità è che la sinistra deve smettere i panni di depositaria della morale e dell'etica e capacitarsi che i ladri, i delinquenti, i corrotti non hanno colore..stanno ovunque.