È in atto una gravissima crisi economica ed occupazionale a livello internazionale ed in particolare nel Mezzogiorno d’Italia e la Regione Puglia sperpera 12 miliardi di vecchie lire per 3 notti “bianche” di musica e di balli.
Tre notti di spreco che non catturano alcun interesse generale e non attirano alcuna leva di sviluppo per il Mezzogiorno, che continua a soffrire dal punto di vista occupazionale e produttivo.
Al momento, e siamo alla prima serata, non si registrano incrementi di prenotazione nelle strutture pugliesi, quindi non è valso a nulla impegnare ingenti somme di denaro da parte dell’Assessorato al Turismo, mentre ci sono famiglie pugliesi che versano in condizioni di disagio e, piccole e medie aziende turistiche della Puglia, che rimangono tagliate fuori quando invece avrebbero potuto godere di benefici economici provenienti dalla Comunità Europea frettolosamente sperperati solo per fare un gran clamore.
La Puglia di Vendola si prepara a mettere in scena una delle peggiori operazioni politiche e clientelari di immagine poco produttiva se non addirittura inutile perché ad oggi non fa registrare alcun ritorno economico ma solo un imponente dispendio di energie e risorse.
Non c’è stato un coinvolgimento delle Associazioni di categoria tenute ancora una volta fuori dal confronto propedeutico.
Si registra una scarsa trasparenza nell’affidamento dell’intero evento: che sarà curato dal Teatro Pubblico Pugliese eludendo così le gare mentre la campagna di comunicazione, si dice, sia stata affidata ad una società di pubblicità che ha gestito e gestisce tuttora le campagne elettorali della sinistra pugliese.
Le notti bianche sono il fulgido esempio dello sperpero di denaro pubblico:costano più del Carnevale di Venezia e dell’Umbria Jazz che hanno una risonanza che va oltre i confini della nostra Nazione, mentre questo nostro appuntamento non è stato commentato da nessuna testata giornalistica a livello nazionale.
Lo stesso Emiliano ha criticato questo appuntamento che ha definito “scarno per la mancanza di uno sfondo sociale, ma solo un mezzo alla mercé di una visibilità cercata e sfuggita”.
Più severa è stata la CGIL “che contesta la scarsa presenza dell’apparato pugliese.” Il 40% del programma è garantito da apporti di artisti pugliesi, il 12% soltanto è rappresentato da artisti pugliesi.
Si contesta la mancanza di giusta attenzione agli artisti pugliesi, quindi le nostre imprese ed i nostri artisti non hanno ricevuto il giusto equilibrio nella distribuzione del lavoro.
Le risorse sono state distribuite all’82% alle imprese che risiedono fuori Regione e solo il 18% è rimasto in Puglia, quindi è stato negato il lavoro a compagnie, musicisti, attori, danzatori e tecnici della nostra Regione. La scelta, inoltre, di puntare sulle “notti bianche” in Puglia in un periodo in cui il nostro clima è inclemente, è una scelta infelice oltre che inutile, perché non darà alcun beneficio. Rimarrà un colossale spreco di danaro pubblico che la nostra Regione potrà mai annoverare senza alcun beneficio per l’economia reale. Queste risorse finanziarie potevano essere utilizzate nella promozione turistica, magari puntando sul potenziamento e valorizzazione delle strutture esistenti.
Dissolvere un potere da 6 milioni di euro è una decisione avventata ed incomprensibile per le nostre Comunità già vessate da una serie di tasse imposte dal Governo Vendola e, mi auguro, che l’organizzazione frettolosa non sia oltre che una magra consolazione per l’intera Puglia, anche un vero e proprio flop.
Ma al di là di quelli che saranno i risultati della manifestazione, il governo Vendola ha dimostrato pressappochismo nella gestione delle risorse finanziarie da destinare alla promozione turistica, commettendo gli stessi errori del passato.
Gli interventi a pioggia e slegati da ogni programmazione non rivitalizzano il turismo in Puglia che sta attraversando uno dei più grandi momenti di crisi.