"Con il Veltroni del Lingotto, che diceva basta alla demonizzazione dell’avversario politico, il dialogo sembrava possibile. Poi si e’ alleato con Di Pietro e ne ha seguito l’esempio, accusandomi di regime. Quando si vuole dialogare, ci vuole lealta’ e rispetto dell’avversario. In politica contano i comportamenti". Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi in una intervista al mensile della free press, Pocket. "Il Pd non e’ ancora riuscito a diventare un partito socialdemocratico. Se Veltroni e i suoi volessero rendersi credibili, dovrebbero prima rompere con Di Pietro, come hanno detto di voler fare piu’ volte, ma senza alcun seguito nei fatti.”
Silvio Berlusconi è intervenuto anche sul Pdl, alla vigilia del doppio weekends di gazebo con i quali Forza Italia sceglierà la sua quota di delegati: "In politica contano i valori. Berlusconi si ispira alla liberta’ come valore fondante della sua azione politica e rappresenta la concreta alternativa politica e di governo ad una sinistra non liberale, non garantista, non riformatrice. Questo lo capiscono tutti gli italiani, qualunque sia la loro eta’. Ho ricordato spesso che la mia ambizione politica era quella di costruire e lasciare in eredita’ agli italiani un partito unico dei moderati e dei riformisti, dei laici e dei cattolici. Il Popolo della Liberta’ e’ esattamente questo: una costola del Partito Popolare Europeo, un grande partito destinato a segnare per decenni la politica nazionale e a garantire all’Italia benessere, liberta’ e riforme".