Sui muri del nostro paese sono apparsi i manifesti del Comune per la celebrazione del 25 APRILE, anniversario della sconfitta del nazifascismo.
E' vero il 25 aprile è la ricorrenza della sconfitta del nazifascismo, ma dovrebbe essere anche e sopratutto l'occasione per la riconciliazione nazionale.
Se ne parla da sempre di riconciliazione nazionale ma non appena se ne presenta l'occasione, ecco rispuntare non la riconciliazione, ma la divisione.
Nel manifesto è riportata la lettera di un Caduto della parte vincente, nemmeno una parola per Quelli dell'altra parte, anch'essi Caduti, sia pure per l'Idea sconfitta.
Ma dopo 62 anni, dovrebbe essere una sola l'Idea che dovrebbe sorreggere le celebrazioni, e gli onori dovrebbero essere resi a tutti, indistintamente, perchè dividere i Caduti in buoni e cattivi è il modo peggiore per onorare anche Quelli caduti per la parte giusta.
Non ricorderemo la Spagna dove dopo la guerra civile del 1936 i Caduti di entrambe le parti furono ricomposti, tutti, indistintamente, nel grande Cimitero alle porte di Madrid, la Valle dei Caduti, dove ogni anno si celebrano riti di omaggio e onore per tutti.
Ricorderemo invece che un autentico antifascista, il giornalista Giampaolo Pansa, ha sfatato il mito di una Resistenza senza ombre e di un Fascismo senza onore.
Pansa, prima nel saggio I figli dell'Aquila e poi, sopratutto, nel saggio Il sangue dei vinti, ha raccontato con lucida onestà intellettuale la verità sconvolgente dei giorni che seguirono la fine della guerra e del tragico bilancio di sangue che i fascisti della RSI pagarono a guerra conclusa per mano di partigiani che profittarono dell'occasione per chiudere conti personali e compiere vendette vergognose.
Anche fra i fascisti, ha scritto, e documentato Pansa, ci furono vittime innocenti e ragazzi che pagarono giovanissimi una scelta talvolta fatta all'insegna della "bella morte", come ha scritto Carlo Mazzantini, scrittore antifascista che scampò fortunosamente alla morte nonostante da ragazzo avesse scelto di militare sotto le insegne della RSI.
Noi vorremmo che il 25 aprile fosse l'occasione per ricordare tutti, per onorare tutti, per rimpiangere tutti. Tutti meritano il nostro ricordo e la pietà degli uomini.
E' stata un'altra occasione mancata.