Tra poche ore, alle 12 in America, alle 18, ore italiana, il nuovo presidente americano Barach Obama giurerā sulla Bibbia di essere fedele alla Repubblica a stelle e a striscie. Chi aveva pensato che Obama nč avrebbe giurato, nč che avrebbe giurato per chissā chi, deve ricredersi. Obama, come chiunque altro nell'America delle libertā e della democrazia, bianco, nero o rosso, č prima di tutto un americano, fedele ai principi e ai valori che hanno fatto grande l'America, che hanno fatto dell'America il faro per tutto il mondo libero, che hanno affidato all'America il campito, gravoso e difficile, ma esaltante, di essere il difensore di quei principi e di quei valori in cui si riconosce il mondo libero. Obama giurerā sulla Bibbia su cui quasi due secoli addietro giurō Lincoln e su cui hanno giurato tutti i presidenti americani prima di lui, giurerā dinanzi al Campidoglio, dove la Repubblica degli stati federati d'America custodisce il suo passato, il suo presente e il suo futuro. Noi avremmo voluto presidente Mc Cain ma una volta eletto Obama č il presidente del grande e fedele e sopratutto sicuro alleato dell'Italia. Perciō, auguri presidente Obama.