DI Pietro, ormai sempre più infagottato nei panni di un moderno quanto trapassato Robespierre, ogni giorno la spara più grossa, accusando gli avversari di ogni nefandezza. L'ultima è l'accusa che il governo Berlusconi stia incamminandosi sulla strada del nazismo, e, ovviamente, Berlusconi nei panni di Hitler. L'ex poliziotto divenuto magitrato che buttò la tonaca per sfruttare in politica la notorietà acquisita durante Taangentopoli, è ormai divorato dalla ambizione. Compresa quella di essere un giorno l'incarnazione di un nuovo Messia. Sarà stato ciò che ha indotto molti, tra cui e in primo luogo il sen. Gasparri, a chiamarlo pazzo. Ma Di Pietro non è il solo in questo nostro disgraziato paese a spararle grosse e sopratutto ad accusare gli altri di ciò che è proprio abituale comportamento. Basta guardarsi in giro.