Il candidato del PDL Cappellaci ha stravinto le regionali sarde ed ha conquistato la presidenza della Regione distanziando di quasi dieci punti il presidente uscente Soru, patron di Tiscali. Ancora meglio il risultato della coalizioone di centrodestra che ha ottenuto il 555 dei voti contro il 405 della coalizione di centrosinistra. E sono sei, Sei le vittorie conseguite dal PDL e dal presidente Berlusconi, e di certo non mancherà la settima e l'ottava, cioè le amministrative e le europee di giugno. E mentre il PDL esulta pela straordinaria vittoria in Sardegna, il PD va in frantumi. Il giocattolo messo su da Veltroni si è rotto dinanzi ai risultati della Sardegna e Veltroni ha rassegnato le dimissioni che respinte come da copione dall'esecutivo del PD sono state confermate dallo stesso Veltroni che eviudentemente si è reso conto che il suo tempo è passato. A poco gli è servito rimangiarsi il finto buonismo e le finte buone intenzioni che aveva manifestato al momento della investitura pilotata a leader del PD, e nulla gli è servito ritornatre sui suoi passi e rivestire i panni dell'oltranzismo di maniera. Gli elettori hanno fatto giustizia sommaria e ciò in un sistema di democrazia parlamentare costituisce una sentenza inappellabile. Cosa accadrà da domani nel PD nonostante le dichiarazioni di maniera di Rutellie della componente ex Marggherita nessuno può prevederlo. Saranno le prosisme ore e i prossimi giorni a indicare la strada che quel che fu "la macchina da guerra veltroniana" intraprenderà. Intanto sul'onda del successo sardo, il PDL si appresta a celebrare il suo congresso costituente che segnerà definitivamente la na