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 IL DECRETO ANTISTUPRI APPROVATO DAL GOVERNO Data: 20/02/2009
Appertiene alla sezione: [ Politica Nazionale ]
ECCO IN SINTESI COSA PREVEDE IL DECRETO ANTISTUPRI APPROVATO QUESTA MATTINA DAL GOVERNO.

Niente più arresti domiciliari per i violentatori. Aggravanti se gli stupratori sono parenti o insegnanti delle vittime, e se le vittime sono minori di 16 anni. Ulteriori aggravanti in caso di violenze di gruppo. Ergastolo per chi stupra e uccide la vittima. Patrocinio gratuito alle vittime di aggressioni, violenze sessuali e molestie. Più mezzi e strumenti per le forze dell’ordine: 100 milioni di euro e 2.500 nuovi assunti da impiegare sul campo. Termine per trattenere i clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) elevato da due a sei mesi. fotoProcedure più rapide, con maggior potere ai prefetti, per espellere gli illegali. E quanto alle ronde di privati cittadini, queste saranno associazioni a disposizione delle prefetture e dei comuni, con albi di volontari che ne faranno parte: agiranno disarmati, saranno composte in prevalenza da ex poliziotti e carabinieri, ed avranno il compito di segnalare ai sindaci attività sospette sul territorio. Inasprimento delle pene per lo stalking, le molestie sessuali spesso tra ex coniugi o fidanzati.

Aspetti giuridici.

Il decreto legge anticipa di 100 giorni la tutela giuridica delle donne. La norma è già stata approvata al Senato ma ne vengono così anticipati gli effetti. Il governo sposta l'ambito dell'ordinamento giuridico per le vittime di violenza sessuale dalla parte delle donne come si evince da questi cinque punti principali del provvedimento: ergastolo per i violentatori omicidi, il carcere anche a chi commette violenza sessuale su minori, l'arresto il flagranza che dà accesso al rito per direttissima, ovvero il carcere in 48 ore per chi commette questi reati, il patrocinio gratuito a spese dello Stato per tutte le vittime e basta benefici carcerari per gli autori di violenza sessuale, cioè anche restrizioni alle misure alternative”.

Sullo stalking sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli.

Il decreto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri anticipa con 12 articoli le misure più urgenti del disegno di legge più ampio già approvato dal Senato. Il governo risponde così tempestivamente ad un allarme sociale particolarmente sentito dopo i casi ripetuti di violenze ad opera prevalentemente di immigrati irregolari, con precedenti penali alle spalle e perfino con provvedimenti di espulsione mai eseguiti dalla magistratura.

Anzitutto va ricordato che rispetto agli anni 2006 e 2007, nel 2008 c'e' stato un calo del 10 per cento degli episodi di violenza, anche a Roma, ma ciononostante oggi il Governo ha preso queste decisioni.

Il decreto in punti.

* Basta scarcerazioni facili.

E proprio alla magistratura si rivolge il punto più qualificante del decreto. Chi viene arrestato con prove evidentifoto: polizia per violenze e crimini sessuali non potrà più beneficiare degli arresti domiciliari. Dovrà essere trattenuto in carcere e processato rapidamente, essendo rafforzato il concetto di pericolosità sociale a carico di questi individui. Finora la concessione dei domiciliari, dai quali normalmente i colpevoli si eclissavano magari per andare a colpire di nuovo, era a discrezione dei pm e dei gip.

* Ergastolo e aggravanti per chi stupra e uccide.

Ergastolo per chi commette un omicidio inerente a una violenza sessuale. E’ quanto prevede il decreto anti-stupri varato dal Consiglio dei ministri. Agli stupratori non saranno più concessi gli arresti domiciliari. È quanto prevede le «Modifiche al Codice di procedura penale”: si estende l’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale, esclusi i casi di minore gravità, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo, etc. Si prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per violenza sessuale, tranne i casi di minore gravità, e per violenza sessuale di gruppo con conseguente possibilità di procedere con rito direttissimo e celebrare il processo anche nell’arco di 48 ore.

* Il governo difende le vittime.

Il governo difende le donne e le vittime in generale non solo bloccando le scarcerazioni facili, ma anche concedendo il gratuito patrocinio nei processi.

* Volontari per la sicurezza.

I gruppi di volontari per la sicurezza potranno essere costituite da cittadini o ex appartenenti a forze armate, ma con la priorità per questi ultimi. Si tratta di ex poliziotti, carabinieri o appartenenti ad altri corpi dello Stato. Inoltre nel decreto e’ previsto un coinvolgimento rafforzato del comitato provinciale per la Sicurezza.

* Fondi e potenziamento di uomini nella Polizia.

Infine stanziamento immediato al ministero degli Interni di 100 milioni di euro per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio e 2.500 nuovi assunti tra le forze di polizia entro il 31 marzo.

* Clandestini.

Quanto ai Centri di identificazione ed espulsione (CIE) il decreto prevede che la permanenza degli immigrati nei centri sia estesa da due a sei mesi per permettero un miglior controllo dei flussi immigratori ed avere anche il tempo giusto per i rimpatri necessari.

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