I giornalisti de L'Unità incrociano le braccia contro i tagli di Soru. Il giornale non sarà in edicola domnai, mercoledì 4 marzo. Lo ha annunciato il comitato di redazione al termine di una lunga assemblea. Al centro della vertenza la crisi economica del quotidiano che ha spinto la proprietà a presentare un "drastico" piano di contenimento dei costi. "È stato proclamato - si legge nel comunicato sindacale che comparirà domani sul giornale - il primo dei cinque giorni di sciopero messi a disposizione del cdr. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea delle redazioni di Roma, Bologna, Firenze, Milano e dell’online, per respingere l’ipotesi di drastico ridimensionamento aziendale prospettato dall’amministratore delegato. Cosa che provocherebbe gravissime ripercussioni sugli organici e sulla fisionomia stessa del prodotto. Tutto questo malgrado i positivi risultati di vendita e i piani di rilancio della testata messi in atto non più di quattro mesi fa".
Tempi stretti "L’assemblea - prosegue la nota - respinge i tempi, strettissimi, indicati dall’azienda per la trattativa. E, in particolare, ritiene inaccettabile la data ultimativa del 23 marzo, fissata come termine ultimo per scongiurare lo stato di insolvenza. Si ricorda che i tempi e le modalità per dichiarare lo stato di crisi sono indicati dal contratto e che, in ogni caso, la dinamica di una trattativa non può essere condizionata da scadenze ultimative. La redazione dell’Unità assieme alla Fnsi e alle associazioni di stampa regionali - si legge ancora nel comunicato sindacale - non si sottrarrà a un confronto di merito sulle prospettive dell’azienda, che parta, però, dalla difesa della qualità del prodotto, della sua articolazione territoriale, dei livelli occupazionali e dalla tutela del precariato, dalla salvaguardia della professionalità e delle retribuzioni dei giornalisti. L’assemblea invita il Pd, le forze di sinistra, il sindacato, l’opinione pubblica democratica, i propri lettori ad adoperarsi perché L’Unità possa superare anche questo difficile momento continuando ad assolvere al suo ruolo e alla sua funzione".