"Le pene saranno molto, molto severe, per chi si renderà colpevole del reato di sciacallaggio”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che nel corso di una conferenza stampa a L’Aquila ha annunciato un suo nuovo progetto: "Dividere in cento le zone da ricostruire e affidarne la responsabilita’ ognuna a una provincia italiana". Cento cantieri avviati dopo l’indizione di gare di appalto.
Berlusconi ha ribadito l’intenzione di costruire "new town" a cominciare dai luoghi interessati dal sisma, parallelamente alla riedificazione dei beni artistici e culturali, come le Chiese. "Pensiamo a costruzioni piccole, ma dotate di tutti i comfort, moderne, con zone verdi, parchi, per nulla somiglianti a ghetti emarginati dal resto del paese". Il nostro premier ha assicurato, quindi, che il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha reperito risorse per la ricostruzione immediata della casa dello studente e delle altre strutture scolastiche: "Sono 16 milioni, un segno di speranza per la ricostruzione".
Berlusconi ha mostrato diverse foto scattate da elicotteri o aerei delle zone colpite dal terremoto che sono monitorate dall’alto in modo da avere un’idea piu’ chiara di dove andare a intervenire con piu’ rapidita’. "I tecnici - ha osservato il premier - sono gia’ a lavoro. All’inizio abbiamo pensato a circa 1000 vittime. Adesso siamo a 260 morti accertati, di cui 16 bambini. Le zone sono state organizzate in centri operativi, cinque, a cui ne verra’ presto aggiunto un altro. Sono 2962 tende installate che hanno accolto 17772 persone. Siamo a posto per quanto riguarda le attrezzature, brande coperte e torri faro. Ci sono in totale 31 tendopoli, e abbiamo installato gia’ 24 cucine da campo e 14 ambulatori".
Berlusconi e’ poi ritornato a parlare degli aiuti: "Sono commosso dall’onda di solidarieta’ e dal lavoro dei soccorritori, ma devo dire che non c’e’ bisogno di mandare vestiti, scarpe e generi alimentari. È meglio che siano inviati fondi, anche ricavati dalla vendita di quel materiale, da destinare su un conto corrente nazionale". Inoltre il presidente del Consiglio ha parlato dei detenuti trasferiti dalle carceri della zona in altre strutture: "Sono 140 i detenuti trasferiti a Spoleto, Pescara e Rebibbia a Roma, perche’ dicevano, giustamente, di sentirsi ’topi in gabbia’ all’interno degli edifici allocati nelle zone colpite dal sisma. 81 di questi sono in regime speciale di 41 bis, uno e’ detenuto per terrorismo".
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il nostro premier ha spiegato che non e’ "fuori luogo" quello che ha detto ieri alle popolazioni sfollate in merito al trasferimento negli alberghi della costa: "Abbiamo invitato e continuiamo a invitare le persone a usufruire degli alloggi alberghieri, ne abbiamo gia’ 17 mila a disposizione e 10 mila posti sono stati riempiti. Poiche’ ci sono 17 mila persone nei campi, 7 mila possono andare subito nelle prossime ore negli alberghi e abbiamo la possibilita’ di reperirne altri".