"La nostra valutazione della Resistenza e’ positiva: migliaia di giovani italiani scesero in campo e si batterono per la liberta’. Da questo punto di vista anche il 25 aprile e’ un giorno positivo. In Italia ad essere determinanti nella sconfitta del fascismo repubblicano e dell’esercito nazista furono le truppe anglo-americane".
A scrivere così è il nostro capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, il quale in un intervento pubblicato su ’Il Giornale’ ricorda che in Italia ci furono "due resistenze" e il "il 25 aprile fu segnato da questa contraddizione. Allora e’ bene ricordare il 25 aprile, il ’25 aprile’ di coloro che si batterono per l’avvento di uno Stato democratico non per la sostituzione di una dittatura all’altra". "Esistono mille sedi e occasioni che consentiranno a Berlusconi di ricordare quella resistenza per la liberta’. Di fronte all’ipotesi, avanzata con una certa dose di ipocrisia e di paternalismo da parte di Franceschini, che Berlusconi vada alla manifestazione di Milano a Piazza del Duomo del 25 aprile, ci sono gia’ molti esponenti della estrema sinistra che hanno contestato questa possibilita’. Riteniamo che essi sono stati leali mentre Franceschini e’ stato ipocrita. I precedenti di Bossi e del sindaco Moratti parlano chiaro". "E’ emblematico che a tanti anni di distanza ancora il 25 aprile sia ragione di polemiche.
La sinistra ha una interpretazione della Resistenza, del 25 aprile, del ruolo dell’Urss e del Pci. I liberali, i cattolici, i moderati, i riformisti ne hanno un’altra. Non c’e’ ancora, a nostro avviso, una storia realmente condivisa. E’ bene quindi che in un clima sereno, ognuno faccia la sua parte, e celebri la Resistenza e il 25 aprile sulla base dei suoi valori, della sua cultura e della sua interpretazione della storia d’Italia".