Negli ultimi otto anni, fra il 2000 e il 2007, la presenza dei cattolici battezzati nel mondo rimane sostanzialmente stabile attorno al 17,3%. Qualche segno di ripresa sembra comparire nel 2007, con il numero dei cattolici che cresce a ritmi leggermente superiori (9,72%) a quelli della popolazione mondiale nello stesso periodo (9,42%). La presenza cattolica pertanto sale al 17,33% dal 17,29% dell'anno precedente. Nel 2007 e in termini assoluti, infatti, si contano circa 1.147 milioni di cattolici, a fronte dei 1.045 milioni circa del 2000. E' il dato che emerge dall'Annuarium Statisticum Ecclesiae 2007, preparato dall'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana, annuario che fornisce una dimensione delle principali dinamiche numeriche della Chiesa cattolica nei diversi Paesi e nei singoli continenti. L'Europa, pur ospitando quasi il 25% della comunità cattolica mondiale, si conferma l'area meno dinamica in assoluto, con una crescita del numero di fedeli di poco superiore all'1%. La presenza dei fedeli sul territorio si stabilizza attorno al 40%, con una correzione trascurabile rispetto all'anno precedente. Questo, a fronte del fatto che la dinamica demografica, nello stesso periodo, supera di qualche decimo di punto, quella del numero dei cattolici. In Italia, Malta, Polonia e Spagna, l'incidenza dei cattolici battezzati supera il 93% della popolazione residente. Con riferimento all'intero periodo 2000-2007, i fedeli battezzati in America e Oceania crescono meno della popolazione (9,5% e 10,1%, rispettivamente), mentre il contrario si verifica nel continente asiatico. In termini di peso dei fedeli sul totale della popolazione, il continente asiatico si mantiene pressoché stabile nel 2007, con tendenza a un graduale consolidamento, rispetto al dato del 2000. Il continente africano rimane senza dubbio quello con la maggiore crescita. Il numero dei battezzati in Africa (pari nel 2007 a oltre 164 milioni), infatti, aumenta a un ritmo pari a più del doppio di quello dei Paesi asiatici (e pari a quasi il 27%) e di gran lunga superiore alla crescita della popolazione nello stesso intervallo di tempo. Il numero dei vescovi nel mondo è passato, dal 2000 al 2007, da 4.541 a 4.946, con un aumento dell'8,92%. Il continente più dinamico si conferma quello asiatico (+16,75%), seguito da Oceania (+10,74%), ma con il minor peso sul totale, da Africa (+9,32%) e da America (+8,97%). Rimane al di sotto della media complessiva solo l'Europa (+5,28%). Il peso delle varie aree è rimasto pressoché invariato nel tempo, con America ed Europa che, da sole, continuano a rappresentare quasi il 70% del totale. La consistenza dei sacerdoti, invece, aumenta nel corso degli ultimi otto anni, passando dal numero di 405.178 nel 2000 a 408.024 nel 2007. Se Africa e Asia mostrano una dinamica assai sostenuta (rispettivamente, +27,58% e +21,20%) l'America si mantiene pressoché stazionaria. Europa, con il maggior peso sul totale, e Oceania registrano, invece, nello stesso periodo, tassi di crescita decisamente negativi e pari, rispettivamente, al -6,84 e al -5,48%.