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 A Natale riaperto a Toritto il Presepe meccanico Data: 27/12/2006
Appertiene alla sezione: [ Dal Territorio ]
Per la gioia di grandi e piccoli, è tornato a funzionare dopo quasi dieci anni il PRESEPE MECCANICO, straordinaria realizzazione di un torittese di grande ingegno e creatività, Pietro Antonio D'Elia. L'Opera, che tale è, fu iniziata da D'Elia nel 1975, con l'aiuto di moglie e figli ed è cresciuta di anno in anno, sino all'attuale "consistenza" che conta ben 232 statue "animate" che offrono uno spettacolo davvero eccezionale ai visitatori che lo visitano nella cosiddetta "grotta incantata" che è situata in un trullo nella zona S.Crispino, alla periferia del paese. L'Opera avrebbe meritato una più idonea sede in locali più facilmente raggiungibili e sponsorizzata dalla locale municipalità per la sua particolarità e per il fascino che esercita sulla gente, sopratutto sui bambini che restano incantati dalle statue che animano il Presepe.
La storia di questo Presepe è strettamente legata a quella del suo inventore, Pietrantonio D'Elia, che ha trasfuso in questa sua invenzione la profonda Fede che lo anima.
D'Elia, sin da ragazzo si è appassionato alla realizzazione di piccole invenzioni, sino a quando scoprì, a Milano, un prototipo di presepe meccanico che è poi diventato la Passione cui ha dedicato la sua vita, con l'aiuto della moglie Rachele e poi dei figli. Il Presepe, dapprima, per il numero ancora esiguo di statue, fu allestito nella casa di D'Elia e poi per un paio d'anni, intorno agli anni 90, man mano che si ingrandiva, fu allestito in locali di proprietà comunale ma anche questi risultarono insufficienti, anche perchè il presepe non poteva essere smontato e rimontato ogni anno, per via della sua sempre maggiore complessità. Per qualche anno il Presepe fu allestito in un locale di via Carmine, di proprietà del dr. Domenico Ruccia che lo pose gratuitamente a disposizione di D'Elia che in considerazione della architettura del locale che l'ospitava lo denominò, da allora, "La grotta incantata". Ma la genialità inventiva di D'Elia non si fermava, per cui D'Elia decise nel 1996 di trasferirlo in un locale più grande, di sua proprietà, appunto il trullo dove ora è allestito, con l'intento di riaprirlo al pubblico in un paio di anni. Invece sono stati necessari quasi dieci anni, perchè il Presepe, divenuto grandissimo, potesse essere infine allestito e riaperto alla visione del pubblico, in cui desta sorpresa e attrattiva, con grande gioia di Antonio e della sua famiglia che considerano questa opera dell'ingegno umano come una continua preghiera a Dio.
Il Presepe meccanico - vedi in Galleria - è visitabile nei giorni festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 18,00 alle 21,00 e nei giorni feriali dalle 18,00 alle 21,00.
Il prezzo d'ingresso è di due euro a persona, modesto contributo alle spese di manutenzione cui non contribuisce alcun ente pubblico.

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