Il partito democratico non è ancora nato, anzi non sono neppure iniziate le doglie e già si parla di veleni. Lo scrive FASSINO a PRODI in una lettera che oggi pubblicano i giornali. Eccone alcune riga, che illuminano a giorno un progetto politico cantato da PRODI come salvifico per il Paese ma che a Prodi serve solo a salvare il più a lungo possibile la poltrona. Ecco cosa scrive Fassino a Prodi.
Caro Romano, leggo cronache giornalistiche, fatte di veline e veleni, da cui non può venire nulla di buono al progetto del Partito Democratico. Non so chi abbia interesse a intossicare e sporcare un progetto così ambizioso e importante - aggiunge il numero uno della Quercia -. In ogni caso a questo esercizio io non partecipo. L'unica cosa che a me sta a cuore è che il Partito Democratico nasca e nasca bene. E per questo ho speso ogni mia energia, anche gestendo passaggi difficili e dolorosi».
I tempi cambiano, le repubbliche pure, ma il linguaggio della politica resta sempre quello e sempre quello resta l'esercizio di scaricare sugli altri ogni colpa possibile. Povero Fassino, sente sul collo l'alito del pensionamento a cui è destinato se va in porto il PD ed ecco perchè non mancherà il suo contributo per farlo saltare. Attendiamo i tempi che verranno.