Magdi Allam, egiziano naturalizzato italiano, brillante giornalista e notista del Corriere della Sera, ha dato alle stampe un libro, quasi autobiografico, che parte da un episodio della sua giovinezza al Cairo, quando all'epoca della guerra dei sei giorni vinta da Israele, fu sospettato di essere una spia ebrea perchè stava vivendo un flirt con una ragazza della comunità ebraica egiziana. Allan, arabo, descrive con fedele rappresentazione dei fatti l'evolversi della pulsione anti-israeliana camuffata da nazionalismo in vero e proprio antisemitismo, che ben presto porterà al fanatismo di massa dei giorni nostri che non tenta neppure di nascondere la volontà di distruzione totale della presenza ebraica. Allam che ha il dono della chiarezza inserisce nell'analisi storico-politico un affresco straordinario della vita al Cairo durante la sua giovinezza, che rende ancor più amaro l'accettazione della odierna intolleranza che mette da parte la critica anche serrata ma politica allo Stato di Israele per inneggiare ad una lotta senza riserve alla esistenza stessa dello stato ebraico. Una testimonianza questa di Magdi Allam che segue le altre per le quali già da tempo la sua vita è in pericolo, costringendolo a vivere sotto costante protezione, cosa però che non pregiudica in alcun modo il desiderio dell'autore di esortare tutti a non farsi vincere dal fanatismo ma a percorrere la strada della pacifica risoluzione dei problemi che affliggono i popoli che vivono nella terra di Palestina. Un libro che avvince il lettore per la sua straordinaria testimonianza di verità.
VIVA ISRAELE, DI Magdi ALLAM, editore Mondadori, euro 17.