Alla data del 30 aprile 2007, data di scadenza delle domande per aderire al Servizio Civico volontario delle persone anziane, al protocollo comunale risulta pervenuta una sola domanda di persone interessate a tale servizio.
Cosicchè anche questa iniziativa dell'assessorato alle attività produttive del nostro Comune, avviata con la delibera giuntale n.42 del 21.3.2007 e annunciata con tanto di manifesto e relativa firma assessorile, è fallita prima ancora di nascere.
E' una costante, quella del fallimento prima della nascita, per tutte le iniziative partorite dalla penna (non dalla mente!) del titolare, diciamo così, di questo assessorato, il quale scopiazza a destra e a manca iniziative leggiucchiate, male!, quà e là, talvolta anche felicemente realizzate in luoghi e contesti diversi, e tenta di trasferirle nel nostro Comune, senza un minimo di vaglio e di preventivo approfondimento sulla loro potenziale capacità di attecchimmento nella nostra realtà.
CIò, un pò per la nota tendenza alla vanità fine a se stessa dell'assessore in questione, un pò per mascherare il nullismo amministrativo dello stesso assessore, che in ormai tre anni di (non) governo si è mostrato in tutta la sua evidenza.
Si è ripetuta, ora, per il Servizio Civico, la stessa cosa dell'anno scorso a proposito di quella barzellettistica iniziativa chiamata "albergo diffuso" con cui sempre il mesedesimo assessore aveva tentato di vendere la bizzarra idea (bizzarra per Quasano e relativo contesto) che i proprietari delle case di Quasano dovessero mettere a disposizione di un misterioso "consorzio" le proprie case che dovevano essere trasformate in "camere di albergo" per le centinaia di migliaia di turisti che notoriamente "affollano" da un po' di anni la nostra ex ridente borgata, sempre più chiusa ai presunti e potenziali turisti e sempre più ermeticamente riservata ai "fortunati" possessori di seconde case, tra cui, da un paio d'anni, c'è anche il suddetto assessore.
Si è visto come è andata a finire, dopo i lussurreggianti manifesti affissi sui muri del paese, due volte, vista che alla prima "chiamata" non aveva risposto nessuno. Ma anche alla seconda "chiamata", cioè dopo la seconda affisisone del manifesto naturalmente "firmato" dal vanitoso quanto inconcludente assessore alle attività produttive, le dichiarazioni di interesse risultarono essere appena cinque....cinque su circa mille case, appartamenti, ville e villini di Quasano.Non tentiamo neppure di quantificare la percentuale, tanto è irrisoria e così clamoroso il non inatteso e giustificato insuccesso. E fra le cinque dichiarazioni di interesse mancava una che proprio non doveva mancare, cioè quella del valente assessore che invitava gli altri a mettere a disposizione del "progetto" le proprie case, ma si guardava bene dal mettere la propria.
Così ora, per il servizio civico, che, va ricordato, giusto per la cronaca, una qualche apparizione un quindicennio fa pure la fece, nella nostra cittadina, dinanzi alle scuole cittadine, ma anche allora senza molta fortuna, ma almeno con qualche domanda in più e qualche mese di vita.
Ora invece, una sola domanda, nemmeno due. E nessun vagito.
Non ci meraviglia più di tanto; questo è solo l'ennesimo segnale di quanto sia ormai distante la gente torittese da un governo cittadino che brilla solo per la sua inettitudine.