Hai aperto l'intera News con il titolo:
 La società dei privilegi Data: 08/01/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Citando lo storico Fernand Braduel, autore di molti saggi storici e di costume, l'editorialista di Famiglia Cristiana,Beppe Del Colle, ha sottolineato che nella storia del mondo ciò che si nota subito "è un pugno di privilegiati. A questa società minuscola tutto di regola fa capo: a loro il potere, a loro la ricchezza e larga parte del surplus produttivo; a loro spetta governare, amministrare, dirigere, prendere decisioni, assicurare il processo degli investimenti, dunque della produzione; la circolazione dei beni e dei servizi, il flusso monetario sfociano in loro. Sotto di loro si dispone la moltitudine degli agenti dell'economia, dei lavoratori d'ogni rango, la massa dei governati. E al di sotto un enorme scarto sociale: l'universo dei senza lavoro". E', sottolinea Del Colle, il ritratto del mondo di oggi e quindi anche dell'Italia. Condividiamo questa amara constatazione di Del Colle che può essere sottoscritta da chiunque no faccia parte ddi quel pugno di privilegiati cui si riferisce Braduel. Che non sono solo i ricchi, ma anche e sopratutto i potenti. In Italia i potenti sono quelli che gestiscono le leve del potere e ne fanno un uso spregiudicato e pro domo propria. Lo specchio di ciò è la politica, sempre più luogo di privilegi, quanto più si sostiene il contrario e, anzi, si assicura che la politica deve divenire lo specchio del contrario e che questi privilegi debbono finire. Gli esempi sono infiniti. Prendi il governo Prodi, nato dall'assemblaggio dell'antiberlusconismo e in nome della lotta ai privilegi
del precedente governo: infatti, il numero delle poltrone necessarie a soddisfare gli appetiti di tutti è lievitato in maniera esponenziale. Prendi la finanziaria 2007: doveva incominciare a tagliare finalmente i rami secchi di una burocrazia politica elefantiaca e quindi costosissima e invece i pochi indirizzi in tal senso sono scomparsi nella stesura finale, misteriosamente, come misteriosamente è comparso uno strano comma che doveva servire a ridurre i tempi di prescrizione dei reati contabili, cioè quelli contro la pubblica amministrazione. E' vero, il comma è stato soppresso con un decreto legge ad hoc, prima che potesse anche minimamente produrre i suoi effetti, ma resta il fatto. Il governo di quelli che hanno rimproverato a Berlusconi le leggi ad personam, se ne stava cucendo una che sarebbe tornata buona quasi solo per la propria parte. Infatti, se è vero che il centro sinistra amministra tra il 70 e l'80% per cento delle amministrazioni pubbliche italiane - Regioni, Provincie, Comuni, Comunità Montane, Unioni di Comuni, etc, etc - è evidente che a usufruire dei vantaggi che sarebbero derivati dalla norma inserita di soppiatto nella finanziaria sarebbero stati all'80% amministratori di sinistra. Ecco una prova che Braduel ha ragione e Del Colle pure.

  << Ritorna alle News

  - Regione Puglia
  - Gazzetta del Mezzogiorno
  - Corriere della Sera
  - Portale delle libertà
  - Potere Sinistro
  - Governo
  - Parlamento
  - Il Foglio
  - Il Giornale
  - Libero
  - Panorama
  - Avvenire
  - Vatican News
  - Baribyday
  - Destra Torittese
  - Luciano Lomangino
  - Sole 24 Ore
  - L'occidentale
  - Repubblica