L’ING. SALATINO RIMOSSO DALL’INCARICO: DALL’ALTARE NELLA POLVERE.
Da alcuni giorni il sindaco Geronimo ha rimosso dall’incarico di responsabile dei Lavori Pubblici l’ing. Salatino per “scarso rendimento”.
Non ci piace infierire sulla Croce Rossa, né infierire su chi cade. E’ mestiere e abitudine che lasciamo volentieri ad altri, agli specialisti delle aggressioni personali.
Nel caso di Salatino ci sarebbe facile, ora, e quasi d’obbligo, dire che “noi avevamo ragione”.
In primo luogo per il metodo usato per individuare, dopo il pensionamento del geom. Rotunno, il nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico. Non un concorso pubblico e nemmeno un avviso pubblico di mobilità attraverso il quale “scegliere” il nuovo dirigente dell’ufficio più delicato del Comune.
Salatino fu assunto per chiamata diretta, sia pure usando lo strumento della mobilità tra enti, dal duo Tarullo-Geronimo che lo impose anche a chi, all’interno di quella maggioranza, e degli stessi partiti che la sorreggevano, avrebbero preferito uno strumento più trasparente e meno clientelare, proprio in considerazione della delicatezza del ruolo che il nuovo assunto doveva ricoprire e dei compiti che era chiamato a svolgere. E noi non mancammo di criticare questo metodo.
In secondo luogo, per aver avversato pubblicamente e con gli strumenti di cui si dispone stando alla opposizione, le conseguenze della decisione venuta subito dopo di dividere in due il Settore Tecnico, previo modifica del regolamento della organizzazione degli uffici, con la creazione di due distinti settori, uno per l’edilizia pubblica e l’altro per l’edilizia privata e l’urbanistica.
Provvedimento, questo, per un verso ingiustificato, per altro verso costoso, visto che da quel momento il secondo dei settori, quello della edilizia privata, il più delicato, è stato affidato a tecnici esterni, ovviamente pagati, con prestazioni di lavoro ridotte e spesso neppure all’altezza del compito.
Provvedimento, però, reso necessario dalla manifesta difficoltà dell’ing. Salatino ad intrattenere rapporti con l’utenza.
Cosicchè, invece di indurre il dipendente neo assunto ad adoperarsi per superare tali difficoltà, il Comune preferì adattare le sue strutture alle esigenze personali del dipendete che d’altra parte neppure nella conduzione dei soli lavori pubblici ha potuto evitare le critiche e le censure che pubblicamente gli sono state rivolte, per fatti generali e fatti specifici, innumerevoli gli uni e gli altri, che però hanno sempre trovato, sino a poco tempo addietro, una barriera difensiva proprio nella persona di Geronimo.
Anzi, a Salatino, complice Geronimo, fu anche inopinatamente e ingiustificatamente attribuita la categoria apicale D3, la massima attribuibile nei Comuni della fascia del nostro.
Ora Geronimo, cambiando idea a 360 gradi (chissà perché!?!? ), gli ha revocato l’incarico di responsabile del settore dei lavori pubblici, avvalendosi delle conclusioni cui è pervenuto il Nucleo di Valutazione che ha attribuito a Salatino per gli anni 2004 e 2005 un punteggio minimo con riferimento agli obiettivi previsti e ai risultati invece conseguiti per gli anni in questione.
Ciò vuol dire, conseguentemente, che la pubblica amministrazione negli anni 2004 e 2005, in materia di lavori pubblici, non ha realizzato gli obiettivi che avrebbe dovuto conseguire (benché si sia vantato del contrario).
Ma allora, il voto negativo va esteso agli amministratori comunali, va esteso in primo luogo allo stesso Geronimo, con l’aggravante che egli, il sindaco, non si è reso conto, sino a quando altri non glielo hanno fatto notare, che il Comune non marciava , che i lavori pubblici preventivati non si realizzavano, e se si realizzavano, si realizzavano in maniera non conforme alle regole ispirate alla economicità e alla efficienza.
Quindi il voto di scarso rendimento attribuito a Salatino va esteso allo stesso Geronimo e se Geronimo si avvale dei suoi poteri per rimuovere dall’incarico Salatino, prima innalzato sugli altari e poi buttato nella polvere, è lecito che la pubblica opinione si avvalga dei suoi poteri “morali” rimuovendo dalla carica lo stesso Geronimo a cui quella stessa pubblica opinione, costituitasi in Nucleo di Valutazione politico , non può che assegnare uno O= per il modo in cui ha gestito sin dall’inizio una assunzione che andava fatta diversamente e trattata con maggior rispetto degli interessi dei cittadini che pagano le tasse e che hanno il diritto di veder speso meglio, anzi bene!, i loro soldi.
Sinora è accaduto il contrario e responsabile è Geronimo che con Tarullo assunse Salatino e non Salatino che fu assunto da Tarullo e Geronimo.
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Sull'argomento, leggere in Prima Pagina un comunicato del Centrodestra di Toritto.