Hai aperto l'intera News con il titolo:
 UN ESEMPIO PER TUTTI Data: 27/05/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Enrico Cuccia, il grande banchuere italiano, che per decenni ha gestito e controllato il grande capitale italiano, quando è morto ha lasciato un conto di 150 mila euro. Lo rivela il Corirere della Sera che ha potuto consultare i documenti dell'Agenzia delle Entrate. Cuccia non aveva beni personali, nè palazzi, nè ville, nè isole sparse nel mondo, benchè fosse stato semore indicato come colui che aveva tirato le fila, tramite Mediobanca, del grande capitale italiano. Nè aveva ricevuto buonuscite miliardarie quando aveva lasciato formalmente le sue cariche sociali. Non è mort povero ma di certo non è morto da nababbo. E' stato un personaggio influente dell'economia italiana e quindi della politica, ma la sua proverbiale ritrosia alla pubblicità e alle esternazioni lo accompagna anche dopo morto, evidenziando una fiugra di certo al di fuori degli stereotipi cui ci hanno abituato negli ultimi anni personaggi venuti improvvisamente alla ribalta e magari finiti in prigione, non senza aver mostrato con la tracotanza e la sicumera degli "arrivati" le loro ricchezze.
Cuccia avrebbe stroto il naso ma non avrebbe fiatato.

  << Ritorna alle News

  - Regione Puglia
  - Gazzetta del Mezzogiorno
  - Corriere della Sera
  - Portale delle libertà
  - Potere Sinistro
  - Governo
  - Parlamento
  - Il Foglio
  - Il Giornale
  - Libero
  - Panorama
  - Avvenire
  - Vatican News
  - Baribyday
  - Destra Torittese
  - Luciano Lomangino
  - Sole 24 Ore
  - L'occidentale
  - Repubblica