A Caracas, capitale del Venezuela, da anni feudo personale del "democratico" CHAVEZ, da ore i pretoriani del dittatore venezuelano bombarda con gas lacrimogeni e proiettili di gomma gli universitari venezuelani scesi in piazza per protestare contro CHAVEZ e per la libertā di informazione in quel Paese. Come č noto Chavez, campione della democrazia targata marxismo in salsa cubana, ha chiuso una storica emittente libera e privata del VENEZUELA e l'ha sostituita con una nuova emittente governativa che trasmetterā per ore e ore e ore le notizie di stato e le performance dello stesso Chavez contro tutti e in primo luogo contro gli Stati Uniti d'America, dove, come č noto, l'iunica cosa che non difetta č la democrazia, non quella popolarmarxista di Chavez ma quella dove la libertā d'opinione č sacra.
Aspettiamo di sentire il nostro ministro degli esteri, l'on. D'Alema intervenire sulla questione, altrettanto il subcomandante Marcos, alias BERTINOTTI, presidente della Camera dei Deputati, sempre pronto a dissertare su diritti suoi e doveri degli altri, e il solito Pannella con uno dei suoi digiuni planetari. Aspettiamo anche che l'on. Luxuria, reduce dalle proteste moscovite, si rechi subito a CARACAS per schierarsi con gli studenti e i lavoratori licenziati e ora bastonati dalla polizia di Chavez. Aspettiamo...ma che aspettiamo a fare. I compagni nostrani sono come quei tali che vedono la pagliuzza negli occhi degli altri e mai la trave nei propri, dove i propri sono gli occhi del marxista Chavez.