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 LE MOSTRE IN ITALIA Data: 03/06/2007
Appertiene alla sezione: [ Arte ]
rassegna a cura di Leonardo Sciannelli.
Kandinsky torna in italia:
42 opere - olii su tela, pastelli ed acquerelli- sono esposte a Palazzo Reale a 60 anni esatti di distanza da Arte Astratta e Concreta, prima grande mostra sul tema nell'Europa del dopoguerra.
(27/03/2007) Kandinsky torna in italia: 42 opere - olii su tela, pastelli ed acquerelli- sono esposte a Palazzo Reale a 60 anni esatti di distanza da Arte Astratta e Concreta, prima grande mostra sul tema nell' Europa del dopoguerra (a cura di Max Huber, ed al suo fianco Ettore Sottsass). Allora, nel 1947, Palazzo Reale consacrò l'affermarsi di un nuovo linguaggio nell'arte.

Oggi che l'esigenza è di illuminare il percorso ed il valore storico dell'astrattismo in Italia, assume a referente il grande maestro russo, il primo a teorizzare la "necessità interiore" come fondamento della vera arte, ed a lasciarsi alle spalle la rappresentazione della realtà per liberare composizioni di forme e colori.

"La parola 'composizione' mi sembrava sempre commovente. .. Questa parola agiva su di me come una preghiera. Mi riempiva di rispetto" scriveva Kandinsky in "Sguardo al passato".

E "Composizione VII" del 1913, opera considerata punto d'arrivo ed insieme matrice della ricerca su forma e colore, apre simbolicamente il percorso espositivo, che si articola poi in due blocchi principali, scanditi ancora da due mostre.
Il primo blocco va dagli anni '30 alla prima metà dei '40, e si inaugura con la personale dedicata a Kandinsky dalla Galleria milanese Il Milione nel 1934.

In realtà Kandinsky neppure scese in Italia in occasione della mostra, che tuttavia è giudicata di forte impatto sugli sviluppi dell'arte del nostro paese, allora incentrata piuttosto sul neoplasticismo di Mondrian e Van Doesburg.

La lezione sull'uso del colore e delle forme geometriche de Lo Spirituale nell'Arte si riflette nelle 170 opere in mostra, di circa 50 artisti tra cui Bruno Munari, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Mario Radice, e Manlio Rho, che nel suo primo dipinto astratto si richiama a "Lilla-Viollet" (1932) di Kandinsky.

La seconda area della mostra ruota intorno alla fine dei '40 fino ed ai primi '50, con la retrospettiva che la Biennale di Venezia dedica al maestro russo, negli anni della costituzione di Forma 1 a Roma (1947), del Movimento Arte Concreta a Milano (1948).

Tra gli artisti in mostra, Carla Accardi, Pietro Dorazio, Gastone Novelli, Enrico Prampolini, Pietro Consagra e Mario Nigro.
L'omaggio a Wassilli Kandinsky apre le sale di Palazzo Reale ad ospitare una delle principali ricostruzioni del fenomeno dell'astrattismo in Italia.
Fino al 10 giugno.














CHAGALL DELLE MERAVIGLIE


Grande evento al Vittoriano di Roma, un invito ad entrare all'interno dello straordinario universo di Marc Chagall.
(07/03/2007) Circa 180 opere tra dipinti, gouaches, disegni, sculture e incisioni ripercorrono l'intero itinerario della vita e dell'opera del grande maestro russo attraverso l'intrecciarsi di quei riferimenti ed influssi che fanno di Chagall uno dei pittori più indipendenti e innovatori del '900.

Capolavori provenienti da importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private di tutto il mondo, documentano il percorso umano ed artistico del pittore leggendone l'opera attraverso una serie di chiavi di interpretazione che evidenziano come l'opera di Chagall sia densa di richiami alla cultura e alla tradizione. La sua apparente 'lievità', ben lungi dall'essere una scelta 'ingenua' è, in realtà, il risultato di una complessa e articolata stratificazione di esperienze e di scelte ideologiche e culturali che determinano un intrecciarsi reciproco di influssi a partire dalle avanguardie 'storiche' fino alle correnti dell'arte contemporanea.

L'esposizione a cura di Meret Meyer e Claudia Beltramo Ceppi Zevi, si avvale di un prestigioso Comitato Scientifico composto da Alan Crump, Ordinario di Storia dell'Arte Moderna all'University of Witwatersrand di Johannesburg, Jean-Claude Marcadé, Direttore di Ricerca Emerito del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, Marcello Massenzio, Docente di Storia delle Religioni, Università degli Studi di Roma, Eugenia Petrova, Vice-direttore del Museo Russo di San Pietroburgo, Ekaterina Selezneva, Curatore della Tretjakov Gallery di Mosca, Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano. La rassegna è coordinata da Alessandro Nicosia e realizzata da Comunicare Organizzando.

CHAGALL DELLE MERAVIGLIE
Dal 9 marzo al 1° luglio 2007
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
Per informazioni: tel. 06/6780664
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 -19.30; venerdì e sabato 9.30 - 23.30; domenica 9.30 - 20.30
Ingresso: intero ? 10,00

















Paul Cézanne (1839 - 1906) a Firenze
Palazzo Strozzi ospita una mostra spettacolare, a sigillo delle manifestazioni celebrative di Paul Cézanne (1839 - 1906), in occasione del centenario della morte del grande maestro.
(08/03/2007) Nell'enigmatica e gloriosa avventura artistica di Paul Cézanne Firenze vanta un ruolo preminente grazie alla lungimiranza di due giovani collezionisti nati in America, Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser, che tra Ottocento e Novecento acquistarono e poi raccolsero nelle loro dimore fiorentine circa 50 tra le opere più belle del maestro di Aix, contribuendo non poco all'affermazione di un genio sperimentale e solitario, disprezzato in vita dalla grande critica, oggi riconosciuto e venerato come 'padre della pittura moderna'.

Da quella particolare e intensa stagione intellettuale, che vide Firenze tra le capitali attive della cultura internazionale, nasce la spettacolare mostra Cézanne a Firenze, che Palazzo Strozzi ospita fino al 29 luglio 2007 a sigillo delle manifestazioni celebrative dell'artista francese (1839 - 1906) in occasione del centenario della morte.
I dipinti provengono dalle più famose collezioni internazionali: tra le altre, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Thyssen Bornemisza Collection, la National Gallery e la Royal Academy di Londra, il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, il Detroit Institute of Arts e le Gallerie d'Arte Moderna di Firenze e di Roma.

L'esposizione rappresenta dunque un'occasione unica per ammirare, l'uno a fianco all'altro, decine di capolavori altrimenti dispersi ai quattro angoli del globo. Tra gli altri, i celebri La signora Cézanne sulla poltrona rossa, Casa sulla Marne (eccezionalmente prestata dalla Casa Bianca), Frutteto, Le Bagnanti, ecc. L'esposizione riunisce infatti per la prima volta le opere più notevoli delle raccolte Fabbri e Loeser, smembrate negli anni tra le due guerre mondiali. Raccolte che, nella prima metà del Novecento, furono le più importanti in assoluto riguardo a Cézanne (32 i dipinti posseduti da Fabbri, 16 quelli di Loeser).

Presentando le opere, la mostra racconta anche le vicende che portarono alla costituzione delle due raccolte e illustra l'ambiente artistico e intellettuale fiorentino dell'epoca, costituito in buona parte di grandi personalità internazionali (Bernard Berenson, Vernon Lee, Edith Wharton e tanti altri). Particolare rilievo avranno le figure di Charles Loeser (di origine tedesca) e di Egisto Paolo Fabbri (erede di emigranti fiorentini), le cui famiglie avevano accumulato negli Usa ricchezze straordinarie. Uno zio di Fabbri era addirittura socio del famoso banchiere Pierpont Morgan.

La mostra presenta, anche alcune importanti tele di Pissarro, Van Gogh, Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti con i quali soprattutto Fabbri era in contatto.

CÉZANNE A FIRENZE
Due collezionisti e la mostra dell'Impressionismo nel 1910
Firenze, Palazzo Strozzi
Dal 2 marzo al 29 luglio 2007
Orario
tutti i giorni 9-20; giovedì 9-23
info mostra 055 2645155
Ingresso
intero ? 10; ridotto ? 8,50 (maggiori di 65 anni, gruppi organizzati min. 15 persone, categorie convenzionate, ragazzi dai 7 ai 18 anni, studenti universitari,disabili, categorie convenzionate, residenti a Firenze); sconto famiglia ? 8; scuole ? 4; clienti del Gruppo CR Firenze ? 7,50; gratuito bambini fino a 6 anni, accompagnatori di disabili e gruppi, insegnanti con classe, giornalisti con tessera professionale, guide turistiche di Firenze. Diritto di prevendita ? 1,10








Il Padiglione Venezia della Biennale torna alla sua città e rende omaggio ad Emilio Vedova.
(31/05/2007) Il Padiglione Venezia della Biennale torna alla sua città: Luca Massimo Barbero, Chiara Bertola e Angela Vettese, rispettivamente designati da Provincia, Regione del Veneto e Comune di Venezia, sono stati chiamati ad iniziare un nuovo corso in cui assuma centralità la creatività del territorio. I tre curatori sono stati individuati in ragione dei loro ruoli presso tre delle istituzioni per l'arte contemporanea più attive a Venezia: la Peggy Guggenheim Collection, la Fondazione Querini Stampalia e la Fondazione Bevilacqua La Masa.

Considerando che una solida base non può che partire dal riconoscimento del passato e di una identità locale che abbia saputo imporsi sul terreno internazionale, i curatori hanno doverosamente rivolto la loro attenzione ad Emilio Vedova.

Scomparso da meno di un anno, è stato anzitutto l'artista che ha impregnato di sé in modo indelebile l'Accademia di Belle Arti di Venezia influenzando generazioni intere di studenti; nello stesso tempo, costantemente invitato ad esporre alla Biennale, ha potuto far da tramite tra l'humus veneziano e il contesto mondiale della rassegna. La sua sola presenza in città, del resto, sapeva fare gli onori di casa per gli stranieri e generava un via vai di critici, di artisti, musicisti: Vedova, con la sua straordinaria energia sia fisica sia mentale, finché fu attivo seppe essere il centro di un sistema di relazioni che aiutò a mantenere Venezia al centro del dibattito internazionale.

Grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione "Emilio e Anna Bianca Vedova", è stata immaginata una ipotesi espositiva che vede l'omaggio al Maestro rapportato anche ad artisti che hanno avuto con lui relazioni di stima, amicizia ed influenza reciproca, in una mostra allestita dall'8 giugno al 21 novembre 2007.

L'omaggio che viene presentato al Padiglione Venezia assume da una parte il carattere di memoria, in concomitanza con altri momenti celebrativi previsti in città e in attesa delle retrospettive che si terranno a Roma (ottobre 2007) e a Berlino (2008), e, nello stesso tempo, di riflessione sull'arte presente nel contesto internazionale della Biennale delle Arti Visive.

Omaggio a Emilio Vedova
Padiglione Venezia, Giardini della Biennale, Venezia
10 giugno - 21 novembre
Curatori Luca Massimo Barbero, Chiara Bertola, Angela Vettese
Orario di apertura 10.00 - 18.00, chiuso il lunedì (escluso lunedì 11 giugno)
Tel. +39 041 5218.828
Fax +39 041 5218.825
infogruppi@labiennale.org
www.labiennale.org

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