Ieri mattina un paio di cento esagitati della sinistra extraparlamentare hanno formato un corteo per le strade dell'Aquila, scandendo ignobili slogans "una, cento, mille Nassyria" contro i carabinieri caduti nell'adempimento del dovere, contro Biagi e D'Antona, assassinati dalle brigate rosse e poi, sotto le mura del carecere, inneggiando alla brigatista Nadia Lioce, condannata aòll'ergastolo per l'assassinio di Marco Biagi e che è reclusa nel carcere dell'Aquila. Nessuno è intervevuto per porre fine all'indegna gazzarra e per far tacere questi squallidi apologeti di reato e di condannati per reati comuni. Inoltre sotto l'abitazione della famiglia Biagi a Biologna, proprio dove il lavorista Biagi fu assassinato, sono state tracciater scritte di dileggio e di insulto alla memoria di Biagi.