Domani, venerdì 8 giugno, arriva a Roma, reduce dal vertice del G8 sul mar Baltico, il presidente Bush che incontrerà le autorità italiane, almeno a parole alleate dell'America, in Iraq e in Afghanistan. Chissà se ciò sia davvero vero o se è vero il contrario. Le attuali autorità italiane,, capeggiate dal quel doppiogiochista di Prodi, di giorno dicono di essere filoamericani, di sera e sopratutto di notte tessono trame contro l'America, la sua politica, i suoi interessi, le sue battaglie per la libertà e la democrazia nel mondo. Si sa che certi italiani pretendono di essere depositari unici della veritò in materia di libertà e di democrazia e giungono a dimenticare che il nostro Paaese è libero grazie all'America, al suo impegno per la libettà contro il nazifascismo, ai suoi combattenti, ai ragazzoni dal Texas all'Aarizona, sbattuti in Europa per combattere una guerra che non gli apparteneva e che combatterono per noi, per l'Europa, e tanti di loro persero la vita, e sonmo sepolti nei cimiteri di guerra disseminati in utti i luoghi di Europa. E' nel ricordo di questi ragazzi che combatterono e caddero per noi, è nel ricordo degli americani che ci aiutarono nel omento della misria e della disperazione, è nel ricordo dei tanti italiani che nelle Americhe hanno trovato ospitalità, lavoro, benessere, una nuova Patria che non li ha costretti a rinnegare quella di origine, è nel ricordo di tuto ciò che ci sentiamo di dire: Benvenuto Presidente Bush.