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 RINCARI IN SPIAGGIA, DALL'OMBRELLONE AL LETTINO IN MEDIA +8,1% Data: 11/06/2007
Appertiene alla sezione: [ Dal Territorio ]
Ecco che cosa aspetta gli italiani per la ormai imminente stagione estiva: IL CARO SPIAGGIA. Grazie a Prodi e a Padoa-Schioppa.

Solo la sedia sdraio, sempre meno richiesta perchè scomoda e pericolosa, si salva dagli aumenti. Per il resto, lievitano tutti i prezzi dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari, dall'ombrellone all'abbonamento, con un incremento medio dell'8,1% rispetto al 2006. A fare i conti sul caro-estate è Federconsumatori insieme ad Adusbef.

L'ombrellone passa da un range tra i 9,70 euro ai 12 euro dello scorso anno, ad una forchetta tra i 10 e i 13 euro di quest'anno. Il lettino, che nel 2006 costava tra i 9 e gli 11,80 euro, arriva a costare tra i 10 e i 12 euro. Il prezzo massimo degli abbonamenti mensili aumenta di 40 euro e quello degli abbonamenti stagionali di ben 200 euro: per l'abbonamento mensile infatti mentre la scorsa estate si pagava tra i 489 e i 510 euro, quest'anno si spenderà tra i 502 e i 550 euro. Quanto all'abbonamento stagionale se nel 2006 si pagava tra i 750 e i mille euro, quest'anno i vacanzieri che lo sceglieranno dovranno sborsare tra gli 850 e i 1200 euro. Solo la sdraio, si sottolineava, si spende quanto si spendeva prima: tra i 6,5 e i 7,5 euro: "non viene quasi più richiesta - spiega la Federconsumatori - per la sua scomodità e pericolosità".

Neanche l'accesso allo stabilimento si salva, anche in questo caso c'è un aumento: lo scorso anno costava tra i 4,30 e i 7,50 euro e quest'estate tra i 5 e gli 8 euro. "La Finanziaria stabilisce giustamente che chi entra nello stabilimento per andare sul bagnasciuga non deve pagare nulla - dice Rosario Trefiletti presidente Federconsumatori - ma se entri e vuoi far ricorso ai servizi offerti devi mettere mano al portfoglio". A questo si aggiunge, si ricorda nella nota delle due associazioni, che il costo degli alberghi ha subito un aumento del 7,6%. "Se consideriamo che l'euro si è rivalutato sul Dollaro dell'8% rispetto al 2006, si rischia una pesante ricaduta negativa sul consumo turistico, sia per i turisti stranieri, sia per gli stessi turisti italiani. Diventano così sempre più competitivi i luoghi turistici dei Paesi concorrenti, soprattutto quelli che si affacciano sul Mediterraneo".

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