D'Alema-Stampa, lite per l'aereo di Stato
Il giornale di Torino, LA STAMPA, in un articolo, denuncia: il nostro inviato lasciato a terra per la pubblicazione del rapporto Kroll. QUESTO IL SUNTO DEL'ARTICOLO DELLA STAMPA CHE DENUNCIA LA PRESUNTA VENDETTA DI D'ALEMA. SE DI QUESTO SI TRATTA SIAMO ALLA FRUTTA...
Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, è in visita ufficiale nell'area balcanica: ieri era in Kosovo, oggi a Belgrado. E come sempre al suo seguito ci sono gli inviati accreditati di tv, agenzie di stampa e quotidiani italiani, che lo seguono viaggiando con lui sull'aereo di Stato. Tutti tranne uno: quello della Stampa. Ammalato? No, lasciato a terra. Per decisione dello stesso vicepremier. Il quale, in questo modo, ha forse inteso prendersi una rivincita dopo la pubblicazione, da parte del giornale torinese, delle indiscrezioni sul suo presunto conto corrente segreto in Brasile contenute nel rapporto Kroll.
L'UNICO ESCLUSO - A darne notizia è proprio la Stampa in un commento non firmato (e quindi attribuibile alla direzione) intitolato «Aerei di Stato». Il quotidiano racconta che un primo caso di esclusione da un viaggio organizzato dalla Farnesina si era registrato nei giorni scorsi, in occasione della trasferta del ministro ad Ankara. L'inviato della Stampa era stato il solo a non essere imbarcato al seguito di D'Alema. «La Farnesina chiariva che l'esclusione non era personalmente rivolta al giornalista - si legge nel comunicato -, ma alla testata per a quale lavora».
LA SECONDA VOLTA - Dopo il primo episodio la direzione del quotidiano aveva pensato di soprassedere, «preferendo far rientrare l'accaduto nel vasto capitolo dell'umoralità dei potenti». Ma quando il ministero ha concesso il bis, negando per la seconda volta il «passaggio» all'inviato della Stampa, la questione non ha più potuto essere presa sottobanco.