Hai aperto l'intera News con il titolo:
 Berlusconi: se scendessimo in piazza saremmo dai 4 ai 6 milioni Data: 18/06/2007
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
"Mettiamoci d’accordo, riflettiamoci, parliamo con gli alleati, ma credo che quei due milioni e passa di cittadini italiani che sono venuti con noi in piazza il 2 dicembre saranno 2-3 volte tanto ove convocassimo una riunione per chiedere responsabilmente e democraticamente nuove elezioni". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, intervenuto in collegamento telefonico con la sede del coordinamento regionale del Lazio di Forza Italia durante la proclamazione dei risultati delle primarie di Roma. Riferendosi a una futura, nuova, manifestazione di piazza contro il governo di centrosinistra. Berlusconi ha sottolineato che nelle piazze italiane in cui si e’ recato in campagna elettorale per le recenti amministrative la gente ha sempre chiesto "elezioni, elezioni, elezioni".

Il nostro Presidente ha pero’ sottolineato che "occorre preparare la possibilita’ di un cambiamento dimostrando come un paese non possa essere governato da un esecutivo che non ha piu’ la fiducia della grandissima maggioranza degli italiani".

Secondo gli ultimi sondaggi, ha dichiarato Berlusconi, "questo governo ha solo il 24% di fiducia e quindi i tre quarti degli italiani non hanno fiducia nel governo che pretende di continuare a governarci. Abbiamo accettato i risultati delle elezioni che non rispondeva alla reale volonta’ degli elettori e abbiamo da subito espresso la volonta’ di ricontare i voti, cosa che non ci hanno mai concesso perche’ la realta’ e’ che non sono sicuri di aver vinto".
"Mercoledi’ andro’ dal Capo dello Stato e rappresentero’ questa situazione che parte dal risultato dubbio delle elezioni passate, da un risultato certo delle amministrative e dalla considerazione che il nostro paese non e’ in mano a una sinistra socialdemocratica ma a due sinistra di cui una e’ ostaggio dell’altra". "Una sinistra che ancora si chiama comunista -ha concluso- e che crede ancora nell’ideologia retromarxista e orienta tutti i provvedimenti verso questa ideologia. Ds e Dl sopportano e si fanno condizionare per stare al potere. Questa e’ la situazione reale e pericolosa del paese dove non ci sono piu’ i pesi e i contrappesi che devono esistere in una democrazia. La gente torni a votare per decidere da chi essere governata".

  << Ritorna alle News

  - Regione Puglia
  - Gazzetta del Mezzogiorno
  - Corriere della Sera
  - Portale delle libertà
  - Potere Sinistro
  - Governo
  - Parlamento
  - Il Foglio
  - Il Giornale
  - Libero
  - Panorama
  - Avvenire
  - Vatican News
  - Baribyday
  - Destra Torittese
  - Luciano Lomangino
  - Sole 24 Ore
  - L'occidentale
  - Repubblica