Fa venir da ridere Prodi. Contestato da tutti e da tutti ormai considerato un pezzo d'antiguariato politico di cui liberarsi al più preso, oggi è tornato a dire la sua. E' andato al comitato dei 45 del partito democratico ed ha detto che il 14 ottobre, alle nuove primarie, bisogna eleggere sia l'assemblea costituente del nuovo partito che non si sa ancora cosa sia, sia il suo capo, che deve essere forte, così il govenro si rafgforza. Lasciamo perdere la assemblea costituente: non si riesce a vararne una, vera, per riformare infine la Costituzione italiana e rimodernare uno stato vecchio che fa acqua da tutte le aprti, e siui usa questa espressionone per un miseabile affare di partito. Quel che invece richiama l'attenzione di tutti è l'estremo tentativo di prodi di ancorare se stesso al nuovo partito: è ovvio che egli tenterà di farsi incoronare leader del nuovo partito per poter tirare a campare, tra una crisi e l'altra, un siluramento e l'altro, uno scandaletto e l'altro, per giungere sino in fondo ai 5 anni della legislatura. E poco importa che il PAESE va in malora, che le opere pubbliche si fermano, che l'economia si blocchi, che le tasse si mangiano il reddito, che gli artigiani chiudono bottega, che i pensionati stringano la cinghia facendo e rifacendo buchi, etc, etc, etc. L'importanre è ch egli, il medium del tavolo spiritico di Moro, ppossa soppravivere e andare avanti. Muioano i filistei, purchè Romano Sansone viva e vegeti.
P.S. Se il partito democratico che deve nascere il 14 ottobre è come quello di Toritto, dove DS e Margherita sono separati, anzi divorziati fuori casa prima ancora di sposarsi, dopo il 14 ottobre ne vedremo delle belle in Italia, nelle isole e anche nelle isolette.