La procura di Catanzaro ha notificato una vnetina di avvisi di garanzia in tutta Italia per una associazione a delinquere finaliozzata alla truffa nelle pubbliche commesse e nei finanziamenti pubblici. DESTINATARI DEGLI AVVISI UN PLETORA DI AFFARISTI SPREGIUDICATI E DI IMPORTANTI UOMINI POLITICI CALABRESI, TRA CUI IL VICEPRESIDENTE DIESSINO, ADAMO, GIA' NOTO ALLE CRONACHE PER AVER INGRAVIDATO, SENZA SPOSARSELA, LA SINDACHESSA DI COSENZA, E ALTRI ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI DEKLLO STESSO PARTITO. Ci scommetterremmo che tra stasera e domani mattina il segretario diessino Fassino e il presidente D'Alema diranno che si tratta di fango tirato addosso a galatuomini, e che i giudici dovranno pagarla. Prioprio così, dovranno pagarla, come ha incautamente dichiarato D'Alema quando sono state rese note le sue conversazioni telefoniche con il capo della UNIPOL Consorte. Solo quando si trattava degli uomini della DC, del Psi, del Psdi, e del Pri, negli anni 90, ad essere destinatari degli avvisi di garanzia, di arresti clamorosi, di intercettazioni che distruggevano personalità, professionalità, vita privata, si trattava di atti dovuti dei giudici che andavano rispettati. Si sa, tutti sono pronti a vedere la pagliuzza negli occhi altrui, mai la trave nei propri. Noi invece pensiamo che la presunzione di innocenza valga per tutti, per cui attendiamo che la procura dimostri le sue accuse e poi che la giustizia faccia il suo corso. E ci auguriamo che al più preso il Parlamento legiferi un uso più apprpriato delle intercettazioni telefoniche, tra l'altro togliendo di mano a qualche guardone telefonico, questo giochetto usato come un flipperino da Potenza sino a Bangock.