“Il patto dei governatori consegnato ieri al governo dalle Regioni non e’ certo cosa di cui andar fieri come oggi fa il presidente della Regione Puglia. E’ in se’ la prova del fallimento della concertazione istituzionale e della assoluta sordita’ del governo alle esigenze delle Regioni, specie di quelle del Mezzogiorno”. Lo afferma il responsabile Fi delle questioni del Mezzogiorno, Raffaele Fitto, Coordinatore per la Puglia. Fitto sottolinea che “in questo anno abbiamo visto diminuire le risorse destinate al Mezzogiorno, riunirsi inutilmente e piu’ volte il tavolo per il Sud, ignorare le istanze di industriali e categorie produttive”. ”Oggi - continua l’esponente di Fi - a fronte di incertezze, tentennamenti e rinvii, le Regioni sono state costrette ad alzare la voce e a chiedere, per il Mezzogiorno, di far partire il credito d’imposta, di dare maggiori certezze sul Fas, di aumentare il fondo, di appena 50 milioni di euro, destinato alle zone franche urbane cadute nel dimenticatoio, dacche’ sembrava che le Regioni del sud fossero obbligate a decidere in 15 giorni. Intanto il Ddl sul federalismo, vitale per il futuro delle Regioni del Sud, dopo aver scatenato una guerra tra poveri, dovrebbe essere approvato domani in Consiglio dei Ministri, ma continua a cambiare ogni cinque minuti”. ”Il Patto - conclude Fitto - ha senso solo se chi lo ha firmato avra’ la forza politica di aprire una vera e propria vertenza con il Governo sul Mezzogiorno, pretendendo impegni e scadenze precise, non beandosi per il solo fatto di averlo firmato. Altrimenti finira’ per essere l’ennesima beffa, esattamente come il tavolo”.