Il povero Fassino, povero, ovviamente per modo di dire, visto che in casa sua, ogni mese entrano dai 30 ai 40 mila euro, mettendo insieme gli stipendi da parlamentari suo e di sua moglie, senatrice del "regno", il povero Fassino, dicevamo, forse non è più in sè. Sarà stata la delusione che ha dovuto ingoiare a proposito del partito democratico per la cui "nascita" tanto si era prodigato, uccidendo nel letto il bambolotto che gli era stato affidato, il partito dei DS, sciolto appunto per dare vita al nuovo partito insieme alla Margherita. Fassino ci aveva sperato a lungo di essere incoronato leader del nuovo partito, ci aveva fatto più di un pensierino, poi quatto quatto si è fatto sotto il gatto Veltroni. Purtroppo le speranze di Fassino si sono volatilizzate un pò alla volta, vuoi per la gracile esistenza del governo Prodi, vuoi per le rivelazioni sul caso Unipol, per le sue eccitate esternazioni telefoniche a Consorte al quale tutto giulivo disse "allora abbiamo una banca" proprio come Stalin avrebbe detto ai suoi generali "allora abbiamo la Polonia". Insomma Fassino ci èp rimasto come si dice con un bel mazzo di nietnme in mano e per di più senza alcuna speranza di poter avere un ruolo nel futuro, perchè, gracieòl com'è, finirà coll'essere stritolato. E allora perchè qualciuno si ricordi lui, Fassino l'ha detta grossa (la strionzata): a proposito delle presunte spiate del SISMI ha attribuito la responsbailità a Berlusconi, perchè, testuale: "siuccome lui è il presidnete del consiglio anche ser non sapeva, non poteva non sapere". Sembra di essere ritoranti indietro ai tempi di tangentepoli quando i magistrrati arrestavano a bracciate proprio con questa accusa: non poteva non sapere" e poi si è visto che mpolti non sapevano ma il loro arresto era funzinale ad una strategia politica che ha prodotto quello che che sono in molti ora definire una brutta copia della prima repubblica: la seconda repubblica. Insomma, ritornando a Fassino, Berlusconi è responsbaile dei reati presuntivamebnte commessi da agenti del Sismi soo perchè presidente del Consiglio. Strano, ma in Italia non vige il princiuio che la responsabilità penale è personale? Questo prinncipio è stato abrogato e non ne sapevamo nulla oppure è statro sospeso per il solo Berlusconi?Se poi Fassino l'ha detta e la pensa, va da sè che il principio è applicabile sempre: dai crimini commessi dai comunisti, che so, a Praga, a Budapest, in tutti gli angoli del mondo, quando già Fassino arringava gli operai dinanzi ai cancelli di Mirafiori a Torino dei quali Fassino "non poteva non sapere" alle tangenti che le cooperative rosse hanno incassato in mezzo secolo in questo paese, agli ordini del PCI i cui capi,lcapetti e dirigenti "non potevano non sapere", sebbene purtroppo non abbiano pagato.