Con questa votazione il giovane Crocitto Nicola, ex segretario dei DS, ha superato, come era scritto nei vangeli comunisti, il colloquio finale del suo contratto di formazione e lavoro che si concludeva il 30 giugno 2007 e dal 1° luglio 2007 è stato assunto a tempo indeterminato al Comune di Toritto con la qualifica di “specialista in attività tecniche, categoria D1 e posizione economica D1” (naturalmente, in attesa di futuri e ravvicinati sviluppi di carriera).
Tutto come previsto sin dal momento del bando del contratto di formazione e lavoro che si è concluso il 22 giugno con l’esame-colloquio dinanzi alla apposita commissione.
E così, senza dolori e senza affanni, direbbe il poeta, il giovane Niki, che è un bravo ragazzo e che ha messo su famiglia, ora non ha di che preoccuparsi, perché sa come sfamarla la famiglia.
Certo che la votazione conseguita, cioè i 25/30, è la ciliegina sul dolce. Perché non è di certo entusiasmante una votazione che si pone a metà tra il minimo e il massimo.
All’Università, chi riceve 25/30, ed è consapevole di avere una buona preparazione, rifiuta il voto e chiede di ripetere l’esame; chi, al contrario, sa di non avere una buona preparazione, se lo arraffa, e poco importa della media finale, tanto quel che conta è il “pezzo di carta”.
Ritornando a questo voto , 25/30, che non sa né di pesce né di carne, potrebbe essere stato un diabolico strumento per rendere “credibile” un esame- colloquio finale su materie tecniche per le quali un esame tecnico-pratico sarebbe stato non solo necessario ma ovvio, tra l’altro per misurare le capacità tecniche e progettuali acquisite dal “nostro” nei due anni di formazione e lavoro, considerato che, è bene ricordarlo, da ora in poi, vista la completezza dell’organico tecnico del Comune, nessuna attività progettuale potrà essere affidata al’esterno senza incorrere nella violazione di precise norme legislative e normative, particolarmente oggetto di attenzione da parte della Corte dei Conti.
Ma si sa, la ovvietà non appartiene a questo mondo; d’altra parte, non osiamo neppure pensare che la commissione si sia potuta prestare a questa che sarebbe stata una farsa.
E così non possiamo che prendere “atto degli atti” e ritenere che da questo momento il Comune di Toritto potrà avvalersi della competenza e della preparazione da 25/30 del giovane assunto, sebbene questi, per dirla con una celebre battuta di Totò, non abbia girato il mondo andando a Cuneo.
A proposito di Cuneo, si dice che questa sia la città più sciocca d’Italia, perché, si racconta, poiché nell’atrio del Comune durante i giorni di mercato venivano legati gli asini, il Consiglio Comunale deliberò che “fosse vietato di legare gli asini di sotto, per non disturbare quelli di sopra”.