Sembrerebbe di si alla luce del video che il sito repubblica.it ha mandato in onda oggi e che mostra la registrazione di quanto avvenuto in una casa di Sidney in Australia. Su di un tavolo ci sono le schede aperte che in blocco vengono votate per il Senato all'Unione e per la Camera, sbagliando, per Forza Italia. Nel video si sente la voce di tale Raio, candidato al Senato per l'Udeur che narra il fatto. Fatto che denunciato da Repubblica, quotidiano notoriamente non vicino al centrodestra, è vero ed ha provocato l'immediata reazione del centrodestra che ha chiesto l'annullamento del voto degli italiani all'estero perchè così clamorosamente falsato, falsando anche la composizione della Camera e, sopratutto, quella del Senato nel quale la maggioranza si regge con i voti dei senatori a vita, nonostante la falsificazione dei risultati del voto degli italiani all'estero come il video trasmesso da Repubblica dimostra. Confermando, peraltro, tutti i dubbi, da sempre adombrati dal presidente Berlusconi, circa i risultati delle elezioni dell'aprile 2006. Il centrosinistra ha ovviamente ignorato le proteste del centrodestra e il sottosegretario per gli italiani all'estero, Danieli, ha seccamente dichiarato che della cosa deve occuparsi la magistratura penale. Come dire, campa cavallo, visto che i pm in Italia sono impegnati a scrivere 37 pagine per ricorrere in appello contro la sentenza che ha mandata assolta l'insegnante che ha punito un bulletto che dava fastidio ad un compagno di classe. Quindi non c'è da aspettarsi granchè, nonostante il clamore che il video ha suscitato, tenuto conto dell'autorevole sito web che l'ha messo in circolazione. Con buona pace di tutti, compreso il centrodestra che ora ha una ragfione di più per dolersi per l'avventata decisione di dare spago all'ex ministro Tremaglia il quale volle a tutti i costi varare la la legge per il voto agli italiani all'estero non solo contro il principio che attribuisce il diritto di voto a chi contribuisce allo Stato, cioè paga le tasse, ma senza preoccuparsi di verificare se davvero gli italiani all'estero fossero tutti uguali ai pochi che l'ex ministro ha frequentato durante gli anni in cui, per conto del MSI prima e di Alleanza Nazionale dopo, è stato responsabile del settore. Lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo: Tremaglia, buon uomo per carità, aveva confuso le feste popolari per assemblee politiche e si era illuso che gli italiani all'estero fossero diversi da quelli in Patria; nè si era preoccupato di verificare se e come avrebbero operato le strutture partitiche e sindacali operanti all'estero, per la gran parte legate al centrosinistra. Errori gravi che uniti evidentemente alla falsificazione del voto come il video di repubblica.it ha mostrato, hanno provocato il bel risultato che tutti sappiamo. Poichè è improbabile che si ottenga l'annullamento del voto, sarà bene che si ponga rimedio all'errore e orrore di aver dato il diritto di voto a chi tale diritto non ha. E questo, sia ben chiaro, senza in alcun modo compromettere i rapporti con i tanti italiani all'estero verso i quali rimangono grandi l'affetto e la considerazione che pososno essere dimostrati in modi diversi e forse ben più concreti che non attribuendo loro un diritto che essi esercitano, giustamente, lì dove vivono, lavorano, contribuiscono.