Sono gli ardimentosi piloti protagonisti del film di Tony Bill GIOVANI AQUILE moderna riedizione di un film che fece epoca, Berretti Verdi, dedicato ai volontari del Vietnam.
Era stato il primo stormo di aerei da caccia americani a schierarsi al fianco dei francesi nella prima guerra mondiale. Per una forma di omaggio reciproco fu scelto il nome di Squadriglia Lafayette, in ricordo del giovane ufficiale francese che combatté con i coloni americani contro l’Inghilterra. Tutti piloti volontari, le cui gesta furoreggiarono nel periodo a cavallo del muto con una serie di film a sfondo aviatorio. Come non ricordare, infatti, Ali (1927) di William A. Wellman e Angeli dell’inferno, il film di Howard Hughes, iniziato nel 1927 e uscito nel 1930, di cui si parla diffusamente in The Aviator di Martin Scorsese?
Il fascino dell’eroe cavalleresco e leale, la vita come prova di ardimento, l’ebbrezza del rischio, il gusto della sfida al destino... Tutte le componenti di quel filone romantico-avventuroso rivivono con l’aiuto degli effetti speciali più sofisticati in Giovani aquile di Tony Bill, attore e produttore oltreché regista di film come Qualcuno da amare, Dentro la grande mela, La mia guardia del corpo.
Ma sotto le spoglie del film epico d’altri tempi, e pur con l’alibi della guerra come motivo della perdita dell’innocenza, fra le righe di Giovani aquile non è difficile leggere un apprezzamento per gli interventi americani contro regimi autoritari. Tanto che si è parlato di simpatie repubblicane e di aperto sostegno all’azione di Bush in Irak. Spettacolo sì, ma un po’ di allusione all’attualità non guasta. Anche se la retorica dilaga appena l’azione ristagna.
GIOVANI AQUILE(Usa)
Regia di Tony Bill.
Con: James Franco, Jean Reno, Jennifer Decker.