"La prima considerazione che sorge spontanea leggendo il testo di Veltroni pubblicato oggi dal Corriere della Sera e’ la seguente: perche’ Veltroni non ha dichiarato il suo voto favorevole alla riforma costituzionale varata dal precedente governo e bocciata da un referendum promosso proprio dalla sinistra? Questa domanda e’ legittima visto che la maggior parte dei dieci punti della proposta Veltroni sono esattamente gli stessi contenuti nella riforma costituzionale approvata dal governo Berlusconi. La sinistra italiana ha la rara capacita’ di cambiare posizione a seconda dei momenti e delle proprie convenienze. E nello stesso tempo possiede la disinvoltura, che Veltroni incarna in maniera eccellente, di far passare per buone delle proposte che fino a ieri venivano giudicate pessime, anzi che venivano bollate come l’anticamera di un regime autoritario. Non ci sarebbe niente di male a cambiare opinione, ma sarebbe onesto almeno ammetterlo. Tuttavia, prendiamo per buono il ravvedimento di Veltroni, perche’ le buone proposte restano delle buone proposte, a prescindere da chi le propone, anche se resta il rammarico di una riforma che, se fosse stata approvata, avrebbe consentito all’Italia di non trovarsi nelle attuali condizioni e di essere gia’ avanti nel rinnovamento del sistema politico". Lo ha affermato il nostro coordinatore nazionale Sandro Bondi.