L’inizio dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Stella, l’immobile di Piazza Moro di proprietà comunale, è rinviato sine die. Infatti, l’impresa Edil Gala a cui in sede di gara era stato assegnato l’appalto, ha proposto ricorso al TAR contro la decisione del Comune di revocarglielo per aggiudicarlo alla impresa Idrogeo. L’appalto era stato assegnato provvisoriamente, come da formula d’uso, alla ditta Edil Gala di Altamura con la determinazione del responsabile del servizio lavori pubblici del Comune ing. Salatino n. 73 del 10.8.2006 e in data 22.8.2006 alla ditta veniva richiesta la documentazione di rito per procedere all’assegnazione definitiva e alla stipula del contratto. Nel frattempo, un’altra delle ditte concorrenti ha sollevato dubbi sulla esattezza delle procedure di aggiudicazione dell’appalto alla Edil Gala e in data 23.11.2006 il Comune, accogliendo i dubbi dell’altra impresa concorrente, ha proceduto a revocare l’assegnazione dell’appalto alla ditta Edil Gala, assegnandolo ad un’altra ditta, appunto la Idrogeo. Ora sulla questione dovrà esprimersi il TAR. Quanto tempo occorre perché ciò avvenga? Chi può dirlo! La materia, come tutte quelle simili, è controversa e ciascuna delle parti è sorretta da pronunce giurisprudenziali sulle quali si confronteranno le tesi contrapposte. L’augurio è che la vicenda si possa concludere subito ma precedenti esperienze lasciano pochi spazi a questa ipotesi, perché se il TAR dovesse accogliere l istanza di sospensiva che accompagna il ricorso della Edil Gala, si rischia di rinviare a chissà quando l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. Se invece il TAR, pur respingendo l’istanza di sospensiva si esprimesse in tempi brevi, con la cosiddetta sentenza breve, sulla questione, nessuno può escludere il ricorso di una o dell’altra ditta al Consiglio di Stato, il che impedirebbe al Comune, se vuole evitare rischi risarcitori, di dare l’avvio ai lavori.