Non è una battuta, è la verità. I telegiornali hanno dato notizia che sui presunti abusi sessuali dell'82 enne don Gelmini abbia reso testimonianza don Mazzi, il quale avrebbe riferito ai magistrati di aver raccolto le confidenze di uno dei denuncianti il quale, mesi fa, gli avrebbe riferito di essere stato "abusato" nel 1994. Certo c'è da rimanere stupefatti. Don Mazzi è il prete che sta più in TV che in Chiesa, a sua volta fondatore di un altro centro di accoglienza per ragazzi, che si trova più a suo agio fra donnine seminude o proprio nude che non con i santi dei quali non usa nè il linguaggio nè la moderazione, visto che quando parla o scrive quello che usa è il linguaggio dei carrettieri. C'è da credere a don Mazzi che avendo raccolto le confidenze di un supposto abusato non si è preoccupato, come era suo preciso dovere, di informare i suoi superiori gerarchici nella Chiesa, il suo Vescovo, la Curia, il Segretario di Stato il Santo Uffizio, magari il Papa? Se non lo ha fatto e pare che non lo abbia fatto, ci domandimo perchè non lo abbia fatto e perchè ha atteso di essere convocato dai magistrati per raccontare questa sua verità che poi è una verità riferita e che quindi non ha alcun valore, a meno che non si sia trattata di confesisone ma in questo caso don Mazzi avrebbe così violato il vincolo della segretrezza cui è tenuto e legato. E ciò non può far ingenerare il dubbio che il prete MAZZI che veste sempre da civile abbia usato da civile questa presunta confidenza per nuocere a un altro prete, che mai ha smesso la tonaca, che gli è concorrente nella raccolta dei fondi e dei contributi statali e privati, compreso quelli, genersoi, di Berlusconi? Certo, ci rendiamo conto che pensando queste cose stiamo peccando, per dirla all'Andreotti, ma se un prete come don Gelmini può commettere l'infamia di abusare sessualmente di ragazzi affidati alle sue cure, non è anche possibile che un altro prete possa raccontare bugie per gelosia e astio nei confronti dell'altro? Che tristezza e che brutti tempi per quanti mai hanno cessato di guardare ai preti come a persone diverse, illuminate dalla Fede e dediti al bene degli altri. Speriamo che la verità venga alla luce e che chi ha sbagliato paghi.