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 TRA GAY E BLASFEMI Data: 07/08/2007
Appertiene alla sezione: [ Il commento del giorno ]
Ha fatto scalpore la notizia che i carabinieri hanno denunciato due ragazzi gay che si baciavano all'ombra del Colosseo. Giustamente, ripetiamo, giustamente sono insorte le associazioni gay e i difensori delle libertā civile: il bacio č unaforma di amore e tale rimane o se loscambiano coppie eterosessuali o coppie omosessuali. Noi che non ci sentiamo di essere nč ipocriti nč bacchettoni la pensiamo allo sesso modo. Per cui siamo rimasti sbalorditi della notizia, ma solo sino a quando abbiamo poruto leggere il verbale che hanno redatto i carabinieri, che sono una delle poche categorie ancora raccomandabili nel panorama di questo nostro disastrato Paese. Hanno scritto i carabinieri che non di bacio si trattava ma di ben altro... si trattava di un rapporto orale di uno all'altro, in pubblico, senza alcun preoccupaizone dell'altrui sensibilitā che sarebbe stata offesa anche se a praticarlo fosse stata una coppia eterosessuale. Insomma i due gay stavano facendo le "cose sporche" e perciō i carabinieri li hanno denunciati per atti osceni in luogo pubblico. Che siano condannati č un altro discorso. Come un altro discorso č stata la denuncia sporta sempre dai carabinieri per vilipendio alla religione nei confronti degi autori e organizzatori di uno spettacolo indecente e squallido dal titolo "Maria piange sperma" andato in scena a Bologna. Il procuratore capo della Repubblica di quella cittā, Enrico De Nicola (l'altro, l'eminente giurista che fu il capo provvisorio dello Stato nel 1947 si starā rivoltando nella tomba)
ha deciso di archiviare la denuncia in quanto "la Madonna non č una divinitā e quindi non c'č bestemmia" Come ha scritto il giornalista Pietro Calabrese, poco ce ne importa se teologicamente la Madonna č o meno una divinitā: resta il fatto che per noi credenti Maria č l'immagine della madre di Gesų e titolare uno spettacolo nel modo in cui č stato titolato č una vergogna, č un atto stupido, offensivo e intollerabile. Almeno per noi, ma non per il procuratore della Repubblica di Bologna. E poi ci chiediamo le ragioni della decadenza dei costumi e della morale. A proposito cosa ne pensano i cattolicissimi Prodi e Mastella, rispettivamente capo del governo e Ministro della Giustizia?

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